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DONNE E RELIGIONI. Prima donna cattolica svizzera ordinata "prete", rischia scomunica.

martedì 27 giugno 2006 di Federico La Sala
(...) nel 2002, quando era ancora il prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Joseph Ratzinger scomunico’ sette donne per questo motivo. Le donne-sacerdote, che non hanno voluto rinunciate alla fede cattolica ed abbracciare il credo di quelle sette protestanti che ammettono il sacerdozio femminile, affermano che il divieto vaticano per le donne-prete "e’ un errore della Chiesa, e non una norma voluta da Gesu’ Cristo" (...) (...)

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> DIO CHIAMA AL SACERDOZIO GLI UOMINI E LE DONNE, MA PER LA CHIESA CATTOLICA COSTANTINIANA E’ UNA BESTEMMIA. PADRE ROY BOURGEOIS RIDOTTO ALLO STATO LAICALE E SCOMUNICATO Padre Bourgeois, il religioso dei Maryknoll

lunedì 26 novembre 2012


Padre Roy Bourgeois è stato espulso dalla società Maryknoll e ridotto allo stato laicale

di APIC

in “www.catholink.ch” del 21 novembre 2012 (traduzione: www.finesettimana.org)

Padre Roy Bourgeois, militante per la pace e figura di contestatore dei missionari di Maryknoll, negli Stati Uniti, è stato canonicamente espulso dalla Società delle missioni estere cattoliche d’America. Questa decisione della Congregazione per la dottrina della fede è stata resa pubblica il 20 novembre 2012 dalla società missionaria americana. Ridotto allo stato laicale e scomunicato, Roy Bourgeois è stato destituito dallo stato clericale.

Padre Roy Bourgeois è conosciuto da anni a livello internazionale per la sua lotta a favore della chiusura della “Scuola delle Americhe” - un centro di addestramento dei militari latino-americani situato a Fort Benning, nello stato americano della Georgia.

Il prete, che apparteneva ai missionari di Maryknoll da quarant’anni, aveva partecipato il 9 agosto 2008 ad una cerimonia di ordinazione organizzata dal movimento delle donne prete cattoliche romane (Roma Catholic Womenpriests). Si trattava dell’ordinazione sacerdotale di Janice Sevre- Duszynska, un’ordinazione illecita non riconosciuta dalla Chiesa cattolica, in cui non ci sono donne prete.

Il religioso è stato punito per la sua partecipazione a questo simulacro di ordinazione che si è svolto in una chiesta appartenente alla “Unitarian Universalist Church” a Lexington, nel Kentucky. In seguito a questo atto illecito, padre Bourgeois aveva ricevuto una lettera dal Vaticano nel 2008 che lo minacciava di scomunica latae sententiae (cioè automatica) se non avesse ritrattato.

All’epoca era stato convocato alla sede della sua congregazione, a Maryknoll (New York), dove era stato ricevuto dal superiore generale di allora, Padre John Sivalon, e da altri due membri del Consiglio generale. Nel giugno scorso era stato ricevuto dall’attuale superiore generale, Padre Edward Doucherty. In quell’occasione non si era parlato della sua espulsione. Il giornale americano “National Catholic Reporter”, citando il padre domenicano Tom Doyle, “specialista di diritto canonico e difensore di Padre Bourgeois, scrive che la decisione romana è stata presa uniteralmente il 4 ottobre 2012.

L’ex prete di Maryknoll ha rifiutato piegarsi alla richiesta esplicita di Roma di rinunciare al suo sostegno all’ordinazione delle donne ed è rimasto fermo sulle sue posizioni. Ha risposto al Vaticano affermando di ritenere che Dio chiami al sacerdozio sia gli uomini che le donne e che, per lui, dichiarare una cosa diversa a questo proposito e ritrattare per salvare il suo sacerdozio o la sua pensione equivarrebbe ad una menzogna.

“Sono giunto alla convinzione che le donne possano essere ordinate anche nella nostra Chiesa cattolica”, aveva dichiarato il giorno dopo quella cerimonia controversa. In questi ultimi anni ha ovunque militato contro gli insegnamenti della Chiesa cattolica relativi al non accesso delle donne al sacerdozio.

In un comunicato, la società di Maryknoll si dice rattristata dal fallimento del tentativo di riconciliazione con la Chiesa cattolica voluto sia dalla congregazione che da Roma. La società missionaria “ringrazia calorosamente padre Bourgeois per il suo servizio alla missione, e tutti i membri gli augurano il meglio nella sua vita personale”. In spirito di equità e di carità, sottolinea la società, “Maryknoll assisterà Bourgeois in questa transizione”.


Dopo quattro anni di incontri e scontri è arrivato il provvedimento canonico

di Fabrizio Mastrofini (La Stampa - Vatican Insider, 20 novembre 2012)

Padre Roy Bourgeois, notissimo pacifista ed attivista, non appartiene più alla congregazione di Maryknoll. La Congregazione per la Dottrina della Fede, responsabile ultima della vicenda (e non la Congregazione per gli istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica), ad ottobre ha emesso il decreto di espulsione.

Due giorni fa la Curia generale dei Maryknoll ha comunicato ufficialmente la decisione, pubblicando il decreto e cogliendo di sorpresa sia il protagonista sia il suo difensore, il frate domenicano Tom Doyle, esperto di diritto canonico. Doyle ha infatti dichiarato che in giugno insieme a Bourgeois aveva incontrato padre Edward Dougherty, superiore generale dei Maryknoll, ed in quella occasione si era deciso di proseguire nel dialogo, senza fare menzione di provvedimenti canonici in arrivo. Dal canto loro i Maryknoll hanno rifiutato qualsiasi commento, rimandando al comunicato ufficiale.

La vicenda che vede protagonista Roy Bourgeois inizia nell’agosto 2008, quando il religioso partecipa all’ordinazione a sacerdote di una donna, fatta dalla chiesa unitariana in Kentucky. La presenza del religioso è chiaramente una esplicita protesta rispetto alle norme canoniche in vigore e a distanza di poche settimane a padre Bourgeois viene comunicato che la sanzione è la scomunica «latae sententiae», cioè automatica.

La vicenda si trascina fino al 2011 quando la congregazione dei Maryknoll spiega a Bourgeois che rischia la riduzione allo stato laicale e l’espulsione qualora non avesse chiarito il senso della sua partecipazione e ritrattato le dichiarazioni a favore dell’ordinazione alle donne rilasciate nel frattempo qua e là negli Stati Uniti.

Il religioso in una serie di lettere con i suoi superiori e con altre interviste ribadisce che è intimamente convinto della bontà del sacerdozio femminile e della rispondenza di questo al messaggio evangelico.

Nell’ultimo incontro di giugno, secondo Bourgeois, si era parlato di libertà di coscienza in generale e in particolare di quanto i missionari di Maryknoll dovessero sentirsi liberi di parlare senza rischiare sanzioni.

Nel comunicato che decreta l’espulsione dalla congregazione si rileva che «il sig. Bourgeois ha scelto di portare avanti una campagna contro l’insegnamento della Chiesa cattolica e senza il permesso dei vescovi ed ignorando la sensibilità dei fedeli. La disobbedienza sull’insegnamento della Chiesa a proposito dell’ordinazione delle donne lo hanno portato alla scomunica, alle dimissioni dalla congregazione ed alla riduzione allo stato laicale».

Roy Bourgeois è nato in Louisiana il 27 gennaio 1938, si è arruolato nell’esercito per quattro anni ed in Vietnam è stato decorato per il suo coraggio. Nel 1972 è stato ordinato sacerdote ed ha lavorato come missionario per molto tempo in Bolivia. Dall’impegno missionario è scaturita la decisione di avviare una campagna pacifista, soprattutto per contrastare l’impegno di assistenza militare fornito dagli Usa ai regimi latinoamericani negli anni Settanta ed Ottanta.

Nel 1990 ha fondato dunque «School of the Americas Watch» (Soa Watch), un gruppo di pressione per chiedere la fine di ogni assistenza militare Usa in America Latina ed in particolare la chiusura del centro di formazione School of the Americas che ha sede a Fort Benning in Georgia. Ogni anno, a metà novembre, si svolge una marcia pacifista davanti ai cancelli del centro, che nel corso degli anni ha cambiato nome ma non destinazione finale e continua a formare gli alti gradi militari dei diversi paesi latinoamericani. L’impegno pacifista ha reso Roy Bourgeois molto famoso e popolare, portandolo però ad impegnarsi su temi ecclesiali diversi da quelli sociali della sua originaria ispirazione.


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