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> ISRAELE E PALESTINA ... OBAMA: "PALESTINA TRA UN ANNO ALL’ONU". Il presidente Usa all’Assemblea generale: "Con l’accordo in Medio Oriente Stato palestinese entro un anno". E apre al dialogo con Teheran, "ma dimostrino intenzioni pacifiche del loro programma nucleare". Israele diserta il discorso: vuote le sedie dei delegati.

giovedì 23 settembre 2010


-  NAZIONI UNITE

-  Obama all’Iran: "Porte aperte"
-  Ahmadinejad: Netanyahu è un killer

Il presidente Usa all’Assemblea generale: "Con l’accordo in Medio Oriente Stato palestinese entro un anno". E apre al dialogo con Teheran, "ma dimostrino intenzioni pacifiche del loro programma nucleare". Israele diserta il discorso: vuote le sedie dei delegati. Il leader iraniano: non pensiamo di fabbricare l’atomica. Poi attacca il premier israeliano *

NEW YORK - L’Iran con il suo controverso programma nucleare e la questione del Medio Oriente sono oggi al centro dell’Assemblea delle Nazioni Unite. Obama tiene molto ai negoziati diretti 1 tra Israele e Palestina, che ha rilanciato qualche settimana fa alla Casa Bianca, e oggi, nel suo intervento al Palazzo di Vetro ha parlato del sostegno alla formazione di una Palestina indipendente, elogiando il coraggio del presidente dell’Anp, Abu Mazen, ma allo stesso tempo ha avvertito che gli Stati Uniti si opporranno a qualsiasi attacco contro Israele. Il riferimento è al presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad che, in un’intervista con la Cnn, ha definito il premier israeliano Benjamin Netanyahu "killer professionista". I 27 membri dell’Ue, ha spiegato ieri il ministro degli Esteri, Franco Frattini, sono pronti a una "reazione coordinata", ad alzarsi e ad abbandonare l’Assemblea se il presidente iraniano durante il suo intervento dovesse pronunciare "frasi inaccettabili". Ma il cuore dell’intervento del presidente americano ha riguardato l’apertura al dialogo con l’Iran, a patto che i termini del programma nucleare di Teheran siano chiaramenti definiti come pacifici. Un discorso che ha registrato un fuori programma: le sedie dei delegati israeliani sono rimaste vuote per tutto il tempo.

"Porte aperte all’Iran". Per Barack Obama "la porta del dialogo resta aperta per l’Iran ma sono loro a dover fare il primo passo". E ha ribadito che l’Iran è l’unico Paese che ha firmato il Trattato di Non Proliferazione Nucleare a non poter dimostrare che il suo programma è pacifico.

"Palestina tra un anno all’Onu". Se ci sarà un accordo di pace in Medio Oriente nei prossimi mesi, "quando torneremo qui l’anno prossimo potremmo avere un accordo che ci porterà uno nuovo membro delle Nazioni Unite: uno stato indipendente di Palestina, che vive in pace con Israele" ha detto Obama nel suo discorso all’Assemblea generale dell’Onu. "Non vi sbagliate - sottolinea il presidente Usa - il coraggio di un uomo come il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, che difende il suo popolo di fronte al mondo, è decisamente più grande di coloro lanciano razzi contro donne e bambini innocenti". Ma, avverte Obama, chi appoggia l’esistenza di una Palestina indipendente, "deve smettere di tentare di distruggere Israele. Deve essere a tutti chiaro che qualsiasi sforzo per scalfire la legittimità di Israele si scontrerà con l’opposizione incrollabile degli Stati Uniti".

Israele estenda moratoria colonie. Israele dovrebbe estendere la moratoria sulle nuove costruzioni negli insediamenti di coloni in Cisgiordania, ha aggiunto Obama. "La nostra posizione è molto chiara, su questo: Israele dovrebbe estendere la moratoria", ha detto Obama. La moratoria di Israele scade il 30 settembre e il suo eventuale mancato rinnovo è il principale ostacolo alla prosecuzione dei negoziati di pace diretti fra israeliani e palestinesi.

Attesa e timore per il discorso di Ahmadinejad. C’è il timore che Ahmadinejd possa di nuovo negare l’Olocausto e minacciare Israele nel corso dell’atteso intervento all’Assemblea. Nell’intervista rilasciata alla Cnn il presidente iraniano ha detto: "Non abbiamo alcun interesse in una bomba nucleare e non ci sarebbe di alcuna utilità". "Sia il regime sionista sia il governo degli Stati Uniti - ha aggiunto - dovrebbero essere disarmati. Le minacce al mondo vengono dalle bombe in possesso degli Usa e del regime sionista". Ahmadinejad ha poi lanciato l’ennesimo attacco a Israele definendo Netanyahu "killer professionista". Il premier israeliano, ha sottolineato Ahmadinejad, "dovrebbe essere processato per l’embargo a Gaza e per il massacro di innocenti donne e bambini palestinesi. E’ un assassino professionista".

Il presidente iraniano ha poi puntato il dito contro gli Stati Uniti e ha addossato a quelli che ha definito "mercenari" degli Usa la responsabilità dell’attentato avvenuto ieri 2 durante una parata militare nella città di Mahabad, nel nord-ovest dell’Iran, in cui sono morte 12 persone e altre decine sono rimaste ferite. Mentre la polizia ha detto di avere arrestato due persone nelle indagini sull’esplosione. "Questo crimine selvaggio, commesso da mercenari della potenza arrogante contro civili innocenti, ha rivelato ancora una volta la vera natura dei cosiddetti difensori dei diritti umani e aggiunto un nuovo episodio alle atrocità del sistema corrotto e oppressore che domina il mondo", ha affermato Ahmadinejad, citato dall’agenzia iraniana Irna, da New York.

L’Iran ha già subito quattro tornate di sanzioni dall’Onu per il suo programma nucleare, che si sospetta sia finalizzato a dotare la repubblica islamica della bomba atomica. Ahmadinejad nega fermamente che il suo Paese stia cercando di dotarsi di armamenti nucleari, ma ha avvertito che se ci sarà un attacco israeliano supportato dagli Stati Uniti, Teheran lo considererà un atto di guerra.

* la Repubblica, 23 settembre 2010


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