"Pace e giustizia in Iraq e Terra Santa" L’appello del Papa all’Angelus *
CITTA’ DEL VATICANO - Guerra, religione e famiglia. Sono questi i temi affrontati da Benedetto XVI che segue "con crescente preoccupazione gli avvenimenti in Iraq e Terra Santa. Di fronte, da una parte, alla cieca violenza che fa stragi atroci e, dall’altra, alla minaccia dell’aggravamento della crisi fattasi da qualche giorno ancor più drammatica c’è bisogno di giustizia, di serio e credibile impegno di pace: che purtroppo non si vedono". Sono le parole del Papa pronunciate dopo la preghiera dell’Angelus . "Per questo - ha sottolineato Benedetto XVI rivolgendosi ai fedeli presenti in piazza San Pietro - "invito tutti a unirsi in una preghiera fiduciosa e perseverante: il Signore illumini i cuori e nessuno si sottragga al dovere di costruire una convivenza pacifica, nel riconoscimento che ogni uomo, a qualsiasi popolo appartenga, è fratello".
Benedetto XVI ha inoltre voluto far giungere al patriarca di Mosca Alessio II un suo messaggio di saluto. Per questo dopo la preghiera dell’Angelus si è rivolto direttamente al capo degli ortodossi russi per assicurare le sue preghiere e augurare successo al summit dei leader religiosi, organizzato dal Consiglio Interreligioso della Russia. "Su invito del Patriarca di Mosca - ha spiegato ai fedeli in piazza San Pietro - la Chiesa Cattolica vi prende parte con una propria Delegazione". Per Papa Ratzinger, "la significativa riunione di tanti esponenti delle religioni del mondo sta ad indicare il comune desiderio di promuovere il dialogo fra le civiltà e la ricerca di un ordine mondiale più giusto e pacifico. Auspico - ha scandito - che, grazie al sincero impegno di tutti, si possano trovare ambiti di effettiva collaborazione, nel rispetto e nella comprensione reciproca, per far fronte alle sfide attuali. Per i cristiani - ha concluso il Papa - si tratta di imparare a conoscersi sempre più profondamente e a stimarsi a vicenda, alla luce della dignità dell’uomo e del suo eterno destino".
Un passaggio il Papa lo ha anche dedicato alla famiglia con il motto "Famiglia vivi e trasmetti la fede", scelto da Benedetto XVI - per ricordare l’ Incontro mondiale delle famiglie che si sta svolgendo a Valencia (si conclude il 9 lulgio) e al quale prenderà parte anche il Pontefice a partire dall’8 luglio. "In tante comunità secolarizzate - ha detto il Papa - la prima urgenza è rinnovare la fede negli adulti" affinchè la possano trasmettere alle nuove generazioni. "Le famiglie - ha aggiunto il Pontefice - siano autentiche comunità di amore e di vita nelle quali la fiamma della fede si tramandi di generazione in generazione". (2 luglio 2006)
* WWW.REPUBBLICA.IT, 02.07.2006