Ancora raid aerei sulla capitale libanese. Colpiti i quartieri hezbollah Cannoneggiamenti anche dal mare. Gli Stati Uniti riducono al minimo lo staff. Beirut, tre bombardamenti nella notte Morti, feriti; evacuata ambasciata Usa *
ROMA - In tre ondate i caccia israeliani hanno bombardato Beirut prima dell’alba di oggi, prendendo di mira la periferia sud, roccaforte dello Hezbollah, con un bilancio di almeno due morti e 17 feriti, secondo la tv del movimento sciita, Al Manar.
Mentre la contraerea libanese entrava in azione, i bombardamenti hanno centrato obiettivi sulla superstrada costiera che porta al Sud Libano, due campi da gioco, e due cavalcavia, uno nei pressi dell’aeroporto, l’altro nel quartiere di Haret Hreik, dove ha sede il quartier generale del ’Partito di Dio’ libanese.
Sempre nella zona sud di Beirut - da dove fiamme e fumo si innalzavano verso il cielo - sono stati colpiti anche i quartieri di Gisr al Matar, Moawwad e Ghobeiry, quest’ultimo adiacente al campo profughi palestinese di Shatila.
Navi israeliane hanno invece cannoneggiato un deposito di carburante di una centrale elettrica a Jiyyeh, 30 km a sud della capitale, scatenando un violento incendio.
In precedenza, erano state bombardate proprietà degli Hezbollah alla periferia di Hermel, nel Libano orientale, vicino alla frontiera con la Siria.
Nella notte inoltre, le forze di sicurezza libanesi hanno chiuso al traffico la strada Beirut-Damasco, che ieri sera è stata bombardata in cinque punti su un tratto di una ventina di km tra la località montana di Sofar e la cittadina di Shtaura, nella valle della Bekaa.
A Washington, il Dipartimento di Stato ha intanto autorizzato le famiglie del personale dell’ambasciata Usa, e parte dello staff, a lasciare il Libano, e ha invitato i cittadini statunitensi a evitare i viaggi nel Paese. (14 luglio 2006)
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www.repubblica.it, 14.07.2006