Il premier Romano Prodi è sulla stessa lunghezza d’onda
Libano, il Vaticano condanna l’attacco
Il segretario di Stato, Angelo Sodano, deplora l’invasione di una nazione sovrana. Chirac: «Israele vuol distruggere il Libano»
MILANO - «In particolare la Santa Sede deplora ora l’attacco al Libano, una nazione libera e sovrana». Il cardinale Angelo Sodano, segretario di Stato vaticano uscente, ai microfoni della Radio Vaticana commenta quanto sta accadendo in Medio Oriente. Poi «assicura la sua vicinanza a quelle popolazioni che hanno già sofferto per la difesa della propria indipendenza».
«Il Santo Padre Benedetto XVI e tutti i suoi collaboratori - continua - seguono con particolare attenzione gli ultimi drammatici episodi che rischiano di degenerare in un conflitto con ripercussioni internazionali».
PRODI «Pur riconoscendo la legittima preoccupazione di Israele e condannando il rapimento dei soldati, deploriamo l’escalation nell’uso della forza e i gravi danni alle infrastrutture del Libano e le vittime civili dei raid». Lo ha detto il premier Romano Prodi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi.
CHIRAC «Da parte di Israele sembra esserci una volontá di distruggere il Libano». A denunciarlo è il presidente francese Jacques Chirac, che torna ad accusare lo Stato ebraico di uso «sproporzionato» della forza in seguito al rapimento di due militari israeliani, sequestrati due giorni fa dagli Hezbollah.
«Ci si può benissimo chiedere se non ci sia una sorta di volontá di distruggere il Libano, le sue infrastrutture, le sue strade, le vie di comunicazione, i suoi aeroporti. E per cosa?».
Corriere della Sera,14 luglio 2006