Ansa» 2008-06-14 21:20
DISOCCUPAZIONE, "GIOVANI DEL SUD NON CEDETE"
BRINDISI - Papa Benedetto XVI ha lanciato stasera, arrivando a Brindisi, un appello ai giovani del Sud perché non si lascino "soffocare" nella loro vitalità e nelle loro speranze dal "fenomeno drammatico della disoccupazione" e non cedano nemmeno ai richiami dei "facili guadagni o alle tentazioni della droga.
Il Papa ha incontrato la cittadinanza di Brindisi e in particolare i giovani, arrivando stasera nella città pugliese, seconda tappa, dopo Santa Maria di Leuca, del suo viaggio in Puglia. Proprio a loro si è in particolare rivolto. "Conosco - ha detto - il peso che grava su non pochi di voi e sul vostro futuro a causa del fenomeno drammatico della disoccupazione, che colpisce anzitutto i ragazzi e le ragazze del Mezzogiorno d’Italia". "Allo stesso modo - ha aggiunto - so che la vostra giovinezza è insidiata dal richiamo di facili guadagni, dalla tentazione di rifugiarsi in paradisi artificiali o di lasciarsi attrarre da forme distorte di soddisfazione materiale". "Non lasciatevi irretire - li ha esortati - dalle insidie del male. Ricercate piuttosto un’esistenza ricca di valori, per dare vita ad una società più giusta e più aperta al futuro".
FAMIGLIA COLPITA DA CONVERGENTI ATTACCHI - Benedetto XVI ha denunciato come la famiglia sia "esposta oggi al convergente attacco di numerose forze che cercano di indebolirla". Nel 2006 la Regione Puglia aveva approvato una legge per estendere i servizi sociali anche alle coppie di fatto e gay e le parole del Papa sono risuonate come un implicito rimprovero anche a tale iniziativa presa a suo tempo dal governatore Nichi Vendola (Rifondazione Comunista) che la definì una legge "d’avanguardia". Vendola era tra le autorità politiche che oggi hanno accolto il Papa.
"Fra i valori radicati nella vostra terra - ha detto Benedetto XVI accolto da una folla di brindisini in piazza Lenio Flacco - vorrei richiamare il rispetto della vita e specialmente l’attaccamento alla famiglia, esposta oggi al convergente attacco di numerose forze che cercano di indebolirla". "Quanto è necessario ed urgente, anche di fronte a queste sfide, che tutte le persone di buona volontà si impegnino a salvaguardare la famiglia, solida base su cui costruire la vita dell’intera società", ha aggiunto.
IMPEGNO SOCIALE CONTRO FURBIZIE E SOPRAFFAZIONI
(dell’inviata Elisa Pinna) - Da Santa Maria di Leuca in Puglia, il "De finibus terrae" dei romani e l’estremo baluardo della cristianità contro turchi e saraceni in un passato ormai lontano, papa Ratzinger ha ricordato che la Chiesa non ha confini e che, per quanto riguarda lo scenario italiano, deve educare al "senso sociale", al "rispetto del prossimo" e al servizio dei "più deboli". Ai giovani, a cui parlerà anche stasera a Brindisi, chiede di non perdere la speranza e di credere nel "bene", che alla fine vincerà su ogni sopraffazione e furbizia. Era da diciassette secoli che un papa non tornava a Leuca, il luogo dove- secondo una leggenda - approdò Pietro nel suo viaggio da Oriente verso Roma. Nel santuario di "Santa Maria De Finibus Terrae", la chiesa edificata dove passò il principe degli apostoli, Benedetto XVI ha celebrato nel pomeriggio la messa, nel suo primo appuntamento di un viaggio di due giorni in Puglia che lo porterà in serata anche a Brindisi, altra città "dimenticata" da dieci secoli dai pontefici romani.
Una folla di migliaia e migliaia di persone, forse trentamila secondo calcoli approssimativi, lo ha accolto a Leuca in un tripudio di bandierine gialle e bianche, nonostante il caldo soffocante della giornata. Sullo sfondo lo scenario straordinario di un promontorio proteso tra l’Adriatico e lo Ionio. Da "questo ponte tra popoli e culture", come lo ha definito, Ratzinger ha ribadito che la Chiesa è universale e "i confini geografici, culturali, etnici, addirittura i confini religiosi sono per la Chiesa un invito all’evangelizzazione". In un contesto come quello italiano, dove si tende sempre più a incentivare "l’individualismo", "il primo servizio della Chiesa è quello di educare al senso sociale, all’attenzione per il prossimo, alla solidarietà e alla condivisione", ha poi spiegato papa Ratzinger.
La Chiesa - ha aggiunto ancora il Pontefice - "promuove un’umanità rinnovata e rapporti umani aperti e costruttivi, nel rispetto e nel servizio in primo luogo degli ultimi e dei più deboli". Benedetto XVI ha quindi esortato i giovani ad "imparare la speranza, non come utopia ma come fiducia tenace nella forza del bene". "Il bene - ha detto - vince, e, se a volte può apparire sconfitto dalla sopraffazione e dalla furbizia, in realtà continua a operare nel silenzio e nella discrezione portando frutti nel lungo periodo".