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LIBERALIZZAZIONE

Farmaci da banco nei supermercati. Una scelta opinabile

lunedì 3 luglio 2006 di Mauro Diana
Farmaci da banco nei supermercati. Una scelta opinabile.
Il centrosinistra sembra finalmente uscito da quel torpore che gli ronzava intorno dopo la vittoria al cardiopalma delle scorse politiche. Con un provvedimento firmato dal ministro Bersani, il governo Prodi ha dato il via libera ad una serie di liberalizzazioni che riguardano tutti i singoli cittadini: dalle licenze dei taxi, agli onorari dei liberi professionisti sino alla tanto discussa abolizione dell’ICI che la Chiesa non pagava (...)

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Non ho capito una cosa....

sabato 20 gennaio 2007
Mi potreste chiarire il collegamento tra una conoscenza personale ed episodica, per quanto rispettabile, ed il cambio della legislazione nazionale? Intendo dire, il fatto che questo o quello vendano senza ricetta, pur gravissimo, cosa c’entra nell’esame di una nuova normativa? Se uno scrivesse "alla Coop non vado perchè una volta m’hanno dato il resto sbagliato, le commesse sono sgarbate e i carrelli non si trovano", che senso avrebbe? Non vorrei offendere nessuno ma interpretare una legge nazionale nell’ottica di "così Tizio s’impara, che s’è comprato il tagliaerba metallizzato", è un po’ riduttivo, a mio parere. Dire che i farmacisti vendono senza ricetta è offensivo. Manca poco che qualcuno scriva che "i politici sono tutti ladri" e "i negri hanno il ritmo nel sangue", per completare il repertorio. Logica vorrebbe che si dimostri che TUTTI i farmacisti vendono senza fare domande e senza chiedere ricetta, mentre nei supermercati....Già lì il confronto non si può fare, chè i farmaci con ricetta non li possono ancora tenere...anche se fra poco, come per magia... Scendendo nello specifico, vorrei sapere qual’è il succo di certi interventi. Che gli odierni titolari di farmacia sono "ladri ignoranti e profittatori" mentre i grandi gruppi di capitali della grande distribuzione saranno più onesti e ligi alle regole? Bho! Personalmente, sull’argomento consiglio il libro di Charles Fishman "Effetto Wall-mart", uno studio obiettivo ed approfondito (pareri non miei) sulla più grande catena di discount del mondo. L’autore fa vedere - dati alla mano - le grandi rivoluzioni economiche legate alla grandissima distribuzione. Posti di lavoro trasferiti da una nazione all’altra, abitudini di consumo cambiate profondamente, migliaia di cause di ex impiegati che hanno visto non rispettati i propri diritti di lavoratori ... Sarei curioso di capire se le nuove liberalizzazioni siano un effettivo vantaggio per il consumatore medio. E quali effetti comporteranno. Il servizio della GDO sarà migliore di quello delle farmacie (potrebbe essere, perchè no)? La concorrenza aumenterà le storture o invece migliorerà le cose? Soprattutto vorrei che qualcuno finalmente dicesse che i prezzi di certi OTC sono fuori mercato rispetto all’Europa perchè sono le aziende, alla fonte, a vendere a prezzi esorbitanti i propri prodotti. Eppure sulla stampa nazionale si è letto che sono i farmacisti a decidere i prezzi, che invece sono imposti per legge. Siccome invece in questa pagina ho trovato anche riflessioni molto acute e sensato, vorrei sentire il vostro parere a riguardo. Saluti

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