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Donne e occupazione

CAMPANIA: LAVORO NERO E SICUREZZA ZERO. Due donne, una di 15 anni, muoiono in una fabbrica-garage.

giovedì 6 luglio 2006 di Federico La Sala
DRAMMA IN CAMPANIA. UN LABORATORIO CHE PRODUCEVA MATERASSI RICAVATO IN UN GARAGE SENZA VIE DI FUGA
Bruciano vive nella fabbrica abusiva
Due operaie muoiono a Salerno. Una aveva 15 anni e lavorava in nero
di Fulvio Milone (La Stampa, 6/7/2006)
MONTESANO MARCELLANA. Aveva interrotto gli studi e trovato un lavoro per portare qualche soldo a casa.
Ce ne sono a centinaia, come lei, in questi paesi sperduti nell’interno della provincia salernitana, pronte a consumare per un pugno di euro (...)

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sabato 8 luglio 2006

IL DRAMMA DI MONTESANO Morte in fabbrica, Napolitano: «Indagini accurate e severe»

Da Milano Filippo Rizzi *

L’auspicio è che «vi siano indagini approfondite e severe non solo sul piano giudiziario ma amministrativo». È quanto scrive in una nota il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alla luce di quanto accaduto nei giorni scorsi a Montesano sulla Marcellana nel Salernitano, dove un incendio divampato dentro la fabbrica di materassi Bi Maltex ha provocato la morte di Giovanna Curcio, 16 anni il prossimo agosto e di Annamaria Mercadante di 49 anni. Il presidente ha dunque «sollecitato il più rigoroso accertamento delle violazioni». L’invito che arriva dal Quirinale è che venga messa in moto velocemente la macchina giudiziaria e amministrativa dello Stato per accertare la verità sull’ennesimo incidente sul lavoro. «Il presidente Napolitano - si legge ancora nella nota - ha auspicato indagini severe per quel che riguarda i titolari di responsabilità pubbliche in materia di rispetto delle norme di legge relative alla regolarità dei contratti di lavoro e alla osservanza delle misure di sicurezza, così da non lasciare alcuna ombra su inaccettabili negazioni del diritto a un regolare lavoro e alla pienezza della vita». L’augurio finale di Napolitano è che a questo lutto nazionale si «accompagni la sollecitazione del più rigoroso accertamento delle violazioni e di una ferma azione anche nei confronti degli organismi preposti a compiti di vigilanza che non avessero assolto ai loro doveri». In serata il presidente del Consiglio Romano Prodi ha inviato una lettera ai familiari delle due vittime in cui ha espresso «il concreto e attuale impegno del governo a rimuovere quelle cause che hanno permesso una simile tragica vicenda». Sulla stessa lunghezza d’onda è stato il succo dell’intervento del governatore della Campania, Antonio Bassolino all’assemblea dell’Unione Industriali a Napoli. «È intollerabile quanto è accaduto due giorni fa a Montesano della Marcellana - ha dichiarato Bassolino -. Non possono più accadere episodi del genere in un Paese civile ». Una vicenda quella di Salerno che ha messo in luce anche la triste piaga del lavoro minorile. «Abbiamo la necessità di riflettere - ha argomentato il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Fioroni - sul fatto che Giovanna doveva stare in una classe. Il dramma del lavoro minorile è ancora una realtà». Per oggi a Casalbuono (Salerno), il paese natale di Giovanna Curcio è previsto il lutto cittadino. Nella chiesa di Santa Maria delle Grazie si svolgeranno i funerali. A Padula, invece, nella chiesa di Sant’Alfonso si terrà il rito funebre per Annamaria Mercadante, 49 anni, Entrambe le esequie saranno presiedute dal vescovo di Teggiano-Policastro, Angelo Spinillo. Parteciperà alle cerimonie funebri, a nome dell’Esecutivo, il ministro per i Diritti e le Pari opportunità Barbara Pollastrini. Intanto dalle prime indagini eseguite dai carabinieri sul rogo in località Prato Comune è emerso che la ditta Bi Maltex non era in possesso delle prescritte autorizzazioni per avviare un’attività imprenditoriale. Per lunedì infine è previsto un incontro, promosso dalla Prefettura, a Salerno del comitato coordinamento infortuni sul lavoro per accertare le prime verità sull’ennesimo caso di morti bianche che vede ancora per protagonista la Campania.

* www.avvenire.it, 08.07.2006


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