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Economia

Dpef: manovra da 35 miliardi. I sindacati: "Non va, troppi tagli", "Informazioni troppo generiche"

venerdì 7 luglio 2006 di Federico La Sala
[..] Nessun "sogno" come ha detto Padoa-Schioppa nei giorni scorsi ma la necessità di cambiare. Lo dice l’incipit del documento, di circa 150 pagine, che il ministro ha voluto sottolineare con una citazione di Immanuel Kant: "Coloro che dicono che il mondo andrà sempre così come è andato finora contribuiranno a far sì che l’oggetto della loro previsione si avveri".
Ma la cura che porterà al 2011 non sarà facile. Quattro i settori nel mirino: pensioni, statali e pubblica amministrazione, (...)

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> Dpef: manovra da 35 miliardi. I sindacati: "Non va, troppi tagli", "Informazioni troppo generiche"

venerdì 14 luglio 2006

Il presidente Staderini sul fisco: "Misure troppo indeterminate" Preoccupazione anche per l’espansione spesa pubblica

Corte dei conti: "Nel Dpef assente vera strategia contro evasione" "Non verificabile ipotesi di crescita dell’1,2% del Pil nel 2007" *

ROMA - Nel Dpef appena varato dal governo manca una vera strategia contro l’evasione fiscale. Inoltre la crescente spesa pubblica rischia di azzerare l’aumento delle entrate. E, per finire, la crescita del Pil dell’1,2% nel 2007 è una previsione troppo ottimistica e "non verificabile". Morale: il documento di programmazione dovrebbe prevedere misure più precise e strumenti di correzione più efficaci. Questa la posizione della Corte dei conti espressa dal presidente Francesco Staderini durante l’audizione alla Camera sul documento di programmazione economica.

Secondo Staderini nel documento del governo è assente una vera strategia di contrasto all’evasione fiscale che "sia finalmente intesa come un’ordinaria attività gestionale".

Le indicazioni sulla lotta all’evasione contenute nel Dpef sono "troppo indeterminate", sostiene la Corte dei Contiche giudica invece positivamente le misure della manovrina: "Appaiono non generiche - sostiene la magistratura contabile - ma severe e mirate, e soprattutto effettivamente idonee a produrre buona parte degli effetti di gettito stimate".

D’altra parte Staderini si dice preoccupato per l’espanzione della spesa pubblica: il buon esito delle entrate "sarebbe assorbito interamente" dalla maggiore spesa corrente primaria: lo conferma anche la "stabilizzazione dell’avanzo primario su un livello molto basso" (0,5% del Pil, contro lo 0,4% del 2005). La Corte dei Conti invita quindi a "rendere più efficaci" gli strumenti di correzione.

Come se non bastasse, aggiunge Staderini, la crescita dell’1,2% nel 2007 del Pil, prevista nel Dpef, è un’ipotesi "inverificabile in assenza di indicazioni più precise sulla composizione della manovra e, in particolare, sui provvedimenti diretti a contenere il reddito disponibile di famiglie e imprese". (14 luglio 2006)

* www.repubblica.it, 14.07.2006


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