Inviare un messaggio

In risposta a:
Medioevo

PUGLIA: A GRAVINA, UNA CITTA’ SOTTO LA CITTA’. Un patrimonio storico-culturale da salvaguardare

venerdì 7 luglio 2006 di Federico La Sala
[...] L’amministrazione comunale sta ultimando le pratiche per chiedere all’Unesco il riconoscimento di patrimonio dell’umanità. Oggi l’ente dell’Onu premia i territori, così Gravina si unirà a Matera e ai suoi Sassi, distanti 30 chilometri. Presto arriverà il via libera. L’obiettivo è creare un polo di turismo culturale nel profondo sud. E salvare la città sotterranea.
PUGLIA
A trenta chilometri dai Sassi di Matera, un sito eccezionale per il quale è stata richiesta la tutela dell’Unesco (...)

In risposta a:

> PUGLIA: A GRAVINA, UNA CITTA’ SOTTO LA CITTA’. ... Filippo Pappalardi deve restare in carcere. Secondo la procura di Bari, dopo il ritrovamento dei cadaveri di Ciccio e Tore il quadro accusatorio non è scalfito e il reato di omicidio volontario resta valido. Quindi, il parere della pubblica accusa alla richiesta di scarcerazione dell’uomo non può che essere contrario.

lunedì 3 marzo 2008

Ansa» 2008-03-03 20:28

GRAVINA, "NO SCARCERAZIONE FU OMICIDIO"

(di Roberto Buonavoglia)

Filippo Pappalardi deve restare in carcere. Secondo la procura di Bari, dopo il ritrovamento dei cadaveri di Ciccio e Tore il quadro accusatorio non è scalfito e il reato di omicidio volontario resta valido. Quindi, il parere della pubblica accusa alla richiesta di scarcerazione dell’uomo non può che essere contrario.

L’ultima parola spetta ora al gip che entro il 7 marzo deciderà se confermare la detenzione in carcere per il papà dei fratellini di Gravina. "Ogni presunta deduzione circa la sopravvivenza dei bambini dopo la caduta, e i movimenti di uno o di entrambi all’interno della cisterna, non aiuta certamente - scrive la procura nel parere - ad affermare di per sé che la condotta del Pappalardi non abbia avuto alcuna incidenza causale sulla tragica precipitazione dei fratellini". Questo perché - annotano gli inquirenti - manca "ogni altro dato oggettivamente serio o di provenienza scientifica, cioé rinveniente dagli approfondimenti in corso di polizia scientifica e da quelli medico legali, di cui nulla si conosce ad oggi per la brevità dei tempi". Un ragionamento, dunque, a scadenza, dato che - se ne dedurrebbe - potrebbe essere anche rettificato quando i medici legali depositeranno i risultati del loro lavoro. Secondo la tesi dei magistrati, a carico di Pappalardi c’é un "macigno accusatorio" che poggia sulle "testimonianze convergenti" dei bambini che poco prima della scomparsa giocarono con Francesco e Salvatore, uno dei quali vide i due salire sull’auto del loro papà (alle 21.30 del 5 giugno 2006); ci sono le "reticenze e i falliti alibi" dell’indagato sui movimenti di quella sera; e ci sono i contenuti "allarmanti" delle intercettazioni ambientali "da cui emerge significativamente - scrivono i pm - che il padre conosceva la sorte dei figli, fino alla drammatica espressione di terrore che si potesse pervenire all’individuazione dei loro corpi".

L’intercettazione a cui fa riferimento la procura è quella del colloquio tra Pappalardi e la convivente, Maria Ricupero. Dice l’uomo: ’Non lo dire a nessuno dove stanno i bambini! Non sia mai la Madonna; lei risponde: ’Ma questo è scemo!’; e lui conclude: ’Mi uccido’. Quindi - ragionano i magistrati - il ritrovamento dei cadaveri "non è idoneo a rimuovere l’impostazione accusatoria", perché "la morte dei due bambini ribadisce la loro tragica fine e non vale ad escludere di per sé che il padre abbia avuto un ruolo causale nella loro morte: a tutto voler concedere potrebbe ipotizzarsi il solo mutamento delle modalità con cui i due bambini sono stati privati della vita". Dopo aver elaborato la propria verità, il procuratore Emilio Marzano e il pm Antonino Lupo criticano sia la tesi della difesa di Pappalardi sia i processi mediatici avviati attorno alla tragica fine di Ciccio e Tore. All’avv.Angela Aliani dicono che la tesi dell’incidente è frutto di "illazioni difensive prive di ogni altro apporto probatorio". Sul lavoro dei mass media esprimono disappunto e dicono che "non si può tacere" il "rischio che corre il lavoro dei magistrati per effetto di osservazioni e commenti fatti in libertà, ingigantiti dalla invalsa deplorevole prassi dei processi mediatici, ad opera di chiunque ritenga di pontificare comodamente, senza responsabilità, sulla tragica vicenda, pur non conoscendo nulla dei dati dell’inchiesta e del lungo e paziente lavoro svolto da coloro che, invece, sono gravati dal peso professionale della difficile ricerca della verità". Forse anche in base a queste considerazioni, il procuratore Marzano oggi ha ordinato ai carabinieri di allontanare dal palazzo di giustizia tutti i giornalisti attirandosi l’ira del sindacato e dell’Ordine dei giornalisti.

MERCOLEDI’ LE AUTOPSIE Sono previste per mercoledì prossimo le autopsie su Salvatore e Francesco Pappalardi, i due fratellini trovati morti il 25 febbraio scorso nella cisterna di una vecchia masseria abbandonata di Gravina in Puglia (Bari). Lo si è appreso da fonti medico-legali. Anche attraverso l’esame autoptico, i medici legali accerteranno l’epoca della morte ed eventuali, nuove, lesioni presenti sui corpi. Oggi i medici legali si concentreranno sullo studio degli esiti degli esami radiologici e radiografici compiuti nei giorni scorsi e sulla ricostruzione tridimensionale dei corpi di Ciccio e Tore.


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: