L’allora card. Ratzinger lo ha sempre affermato:" Il Vaticano II aveva ragione di auspicare una revisione dei rapporti tra Chiesa e Mondo. Ci sono infatti dei valori che, anche se nati fuori della Chiesa, possono trovare il loro posto -purchè vagliati e corretti- nella sua visione. In questi anni (Pontificato di Giovanni Paolo II)si è adempiuto a questo compito. Ma mostrerebbe di non conoscere né la Chiesa né il mondo chi pensasse che queste due realtà possano incontrarsi senza conflitto o addirittura identificarsi.
Se per "restaurazione" si intende un tornare indietro, allora nessuna restaurazione è possibile. La Chiesa va avanti verso il compimento della storia, guarda innanzi al Signore che viene. No:indietro non si torna né si può tornare. Nessuna "restaurazione", dunque, in questo senso. Ma se per "restaurazione" intendiamo la ricerca di un nuovo equilibrio dopo le esagerazioni di un’apertura indiscriminata al mondo, dopo le interpretazioni troppo positive di un mondo agnostico e ateo; ebbene allora una "restaurazione" intesa in questo senso, un rinnovato equilibrio, cioè, degli orientamenti e dei valori all’interno della totalità cattolica, è del tutto auspicabile ed è del resto già in atto nella Chiesa. In questo senso si può dire che è chiusa la prima fase del Vaticano II".