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ECCLESIA DE EUCHARISTIA (Giovanni Paolo II, 2003). Il cristianesimo non è un "cattolicismo": il ’cattolicesimo’ è morto.

INDIETRO NON SI TORNA: GIOVANNI PAOLO II, L’ULTIMO PAPA. PER IL DIALOGO A TUTTI I LIVELLI: UT UNUM SINT. Un omaggio a WOJTYLA: UN CAMPIONE "OLIMPIONICO", GRANDISSIMO. W o ITALY !!! - di Federico La Sala

Il "Dio" dei nostri ’padri’ e delle nostre ’madri’ è il "Dio" dei viventi, non dei morti !!! LA "SACRA FAMIGLIA" DELLA GERARCHIA CATTOLICO-ROMANA E’ ZOPPA E CIECA: IL FIGLIO HA PRESO IL POSTO DEL PADRE DI GESU’ E DEL "PADRE NOSTRO". E’ ORA DI RESTITUIRE "L’ANELLO DEL PESCATORE" A GIUSEPPE, PER AMARE BENE MARIA!!!
domenica 1 maggio 2011
[...] Che Egli viva in eterno, nella verità e nella pace - e nella memoria e nel cuore del nostro tempestoso presente storico, in lotta per portare alla luce una nuova - e più degna di noi stessi e di noi stesse - concezione dell’umano e del divino [...]
“DUE COLOMBI”, “DUE SOLI”. A KAROL J. WOJTYLA - GIOVANNI PAOLO II, in memoriam (03.04.2005)
GUARIRE LA NOSTRA TERRA. Lettera aperta a Israele (già inviata a Karol Wojtyla) sulla necessità di "pensare un altro (...)

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> INDIETRO NON SI TORNA --- BENEDETTO XVI IN TRIBUNALE. Comunicato stampa su denuncia papa a corte dell’Aja - COMUNITÀ CRISTIANE DI BASE

mercoledì 14 settembre 2011


-  Comunicato stampa su denuncia papa a corte dell’Aja
-  COMUNITÀ CRISTIANE DI BASE

-  Segreteria Tecnica Nazionale
-  c/o CdB San Paolo - Roma
-  Via Ostiense, 152/B - 00154 - Roma
-  328.4366864

-  ufficiostampa@cdbitalia.it - segreteria@cdbitalia.it - www.cdbitalia.it

L’iniziativa dell’Associazione delle vittime della pedofilia del clero di rivolgere alla Corte internazionale di giustizia dell’Aja una denuncia del papa e di altri alti prelati vaticani per crimini contro l’umanità è un evento storico. Evitiamo di dare giudizi di merito sulla competenza della Corte e sull’opportunità della denuncia. Non possiamo però non rilevare che è un segno dei tempi il fatto stesso che tale denuncia possa essere effettuata. La chiamata in causa presso un tribunale terreno del papa, sovrano assoluto, che si proclama vicario di Cristo, che tutti giudica ma da nessun può essere giudicato rappresenta una vera svolta nella storia della Chiesa. E’ un altro pezzo di medioevo che viene abbattuto. E’ un nuovo orizzonte che si apre e rende ineludibile ormai un serio e aperto dibattito sulla piena responsabilizzazione del Popolo di Dio nella Chiesa. Non si può continuare nella Chiesa ad affrontare le sfide positive della secolarizzazione e dell’ecumenismo con gli ammodernamenti di superficie che lasciano intatta la struttura gerarchica dell’istituzione.

Il Popolo di Dio non è più gregge genuflesso. La democrazia è stata considerata parola impronunciabile nella Chiesa. E’ l’ora invece di farci i conti se non si vuole che l’apparato ecclesiastico continui a soffocare la vitalità della Comunità ecclesiale.

-  Le comunità cristiane di base italiane
-  Roma, 14 settembre 2011

* Il Dialogo, Mercoledì 14 Settembre,2011 Ore: 17:00


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