Il presidente arriverà proprio oggi nel capoluogo piemontese
Intervenga per impedire che passi l’articolo 10 bis del testo"
Thyssen, i parenti della vittime a Napolitano
"No alla revisione del testo sulla sicurezza" *
TORINO - Non allentare le norme sulla sicurezza sul lavoro. E’ questo l’appello dei parenti delle vittime del rogo alla Thyssen di Torino, del 6 dicembre 2007, che hanno inviato in tal senso una lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Il presidente arriverà proprio oggi nel capoluogo piemontese, e i parenti delle vittime chiedono con la loro lettera di intervenire per impedire che passi l’articolo 10 bis del testo unico per la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Si tratta di una norma che prevede di punire la condotta dei datori, in caso di infortunio, solo a determinate condizioni: tra queste, anche la condizione che non vi siano responsabilità degli operai coinvolti. La norma, così formulata, rischierebbe di avere conseguenze giudiziarie anche sulla punibilità degli imputati nel processo Thyssen, che è ripreso questa mattina a Torino.
A denunciare la formulazione dell’articolo 10 bis è stata ieri la Fiom, ma già nelle settimane scorse il pm Raffaele Guariniello aveva segnalato che la norma sarebbe in contrasto con l’articolo 40 del codice penale secondo cui "chi non fa di tutto per impedire un evento, avendo l’obbligo di farlo, è come se cagionasse l’evento stesso".
"E’ strano che vogliano introdurre una simile norma proprio ora che ci sono in corso i processi Thyssen e Eternit" hanno commentato alcuni parenti a margine dell’udienza. In aula, dove intanto è in corso il controesame dei periti, è stata esposta sui banchi, come sempre, la foto dei sette operai deceduti nel rogo del 6 dicembre 2007 con sotto la scritta: "non uccideteli una seconda volta".
* la Repubblica, 21 aprile 2009