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VULCANOLOGIA. Trovato un modo per prevedere le eruzioni vulcaniche con un anticipo di 20-60 giorni circa.

venerdì 29 agosto 2008
Ansa» 2008-08-28 20:35
VULCANI, ONDATA MAGMA FA PREVEDERE ERUZIONI 60 GIORNI PRIMA
ROMA - Trovato un modo per prevedere le eruzioni vulcaniche con un anticipo di 20-60 giorni circa, metodo che potrebbe essere applicato a molti vulcani tra cui il Vesuvio a Napoli, permettendo alla (...)

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> VULCANOLOGIA. ---- L’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokul riprende a pieno ritmo. Nube di cenere domani sull’Italia. Cancellati 5.000 voli in Europa.

sabato 8 maggio 2010


-  Nube di cenere domani sull’Italia
-  Cancellati 5.000 voli in Europa

Le correnti d’alta quota spingono la nuvola di cenere sui nostri cieli. Problemi in Spagna, con 19 scali chiusi, ma anche in Portogallo e nella Francia meridionale. A Fiumicino cancellati tre voli per la penisola iberica. *

ROMA - L’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokul riprende a pieno ritmo e una nuova nuvola di cenere torna a creare problemi al trasporto aereo: annullati oggi 5mila voli in Europa e domani si prevede il passaggio della nube oscura su parte del cielo italiano. E’ l’ultimo bollettino del Vaac, il Centro di controllo europeo delle polveri vulcaniche ai fini della sicurezza del volo, ad annunciarlo, spiegando il fenomeno come il risultato della situazione delle correnti in alta quota. I venti si dirigono da nord verso sud per la presenza di un’area anticiclonica sull’alto Atlantico e di un’area depressionaria a ridosso della penisola iberica, poi muoveranno da ovest sud-ovest verso est nord-est, e cioè dalla Spagna in direzione dell’Italia.

Una situazione destinata a intensificarsi nei prossimi giorni, ma che già oggi appare molto seria. Dall’Atlantico, la nube ha raggiunto i Pirenei. L’autorità spagnola per l’aviazione civile (Aena) ha deciso la chiusura, a partire dalle 15:30, dell’aeroporto di Barcellona e dei vicini scali di Girona e Sabadell. Secondo il ministro delle infrastrutture, Josè Blanco, è possibile che i tre aeroporti possano riaprire alle 20, anche per la concomitanza del gran premio di Formula Uno a Barcellona. Attualmente sono complessivamente 19 gli scali chiusi in Spagna: 16 nel nord (Santiago di Compostela, La Coruna, Vigo, Asturie, Santander, Burgos, Valladolid, Salamanca, Leon, Saragozza, Bilbao, San Sebastian, Vitoria, Pamplona, La Rioja e Eida) oltre ai tre catalani. L’autorità aeroportuale ha comunicato che fino alle 14 sono stati già 673 i voli cancellati in Spagna.

Per effetto della situazione nella penisola iberica, a Fiumicino sono stati cancellati tre voli. Nel dettaglio, due diretti a Barcellona e uno a Lisbona. Un volo per Porto è ritardato di circa due ore. In arrivo, è stato soppresso un volo proveniente da Lisbona. I passeggeri penalizzati diretti a Barcellona sono in fila ai banchi della compagnia Vueling in cerca di informazioni e di capire quando sarà possibile raggiungere la destinazione: "Per stasera non se parla di poter partire, ci hanno fatto capire", riferisce una turista italiana. Cancellazioni anche in Lombardia: a Malpensa saltano due voli per Lisbona e uno per Barcellona, a Linate uno per Barcellona, mentre da Orio al Serio non sono partiti un volo per Valladolid e due per Barcellona Girona.

FOTO L’eruzione vista dalla Nasa

Eurocontrol, l’ente europeo per la sicurezza del traffico aereo, registra l’annullamento di 5mila voli tra Spagna del nord e Portogallo. Nella giornata di oggi gli operativi in Europa saranno in totale 25mila circa (ieri ne erano stati effettuati 30.342). I voli transatlantici sono stati riprogrammati per evitare la no-fly zone e questo "sta causando ritardi". Sempre per oggi, è attesa anche la chiusura degli scali nel sud della Francia, fra cui quello di Marsiglia.

La nube, che si estende per circa 2mila chilometri lungo l’atlantico settentrionale raggiungendo i 10mila metri di quota, ha costretto numerose compagnie aeree a imbarcare maggiori quantità di combustibile date le deviazioni necessarie per evitarla, o a utilizzare i corridoi aerei del sud della Spagna o quelli artici, con ritardi che possono arrivare fino alle due ore.

Nei giorni scorsi la cenere islandese aveva creato qualche perturbazione al traffico aereo dell’Irlanda e della Scozia. Il mese scorso molti Paesi chiusero i propri spazi aerei per diversi giorni.

* la Repubblica, 08 maggio 2010


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