Comunicato stampa su denuncia papa a corte dell’Aja
COMUNITÀ CRISTIANE DI BASE
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L’iniziativa dell’Associazione delle vittime della pedofilia del clero di rivolgere alla Corte internazionale di giustizia dell’Aja una denuncia del papa e di altri alti prelati vaticani per crimini contro l’umanità è un evento storico. Evitiamo di dare giudizi di merito sulla competenza della Corte e sull’opportunità della denuncia. Non possiamo però non rilevare che è un segno dei tempi il fatto stesso che tale denuncia possa essere effettuata. La chiamata in causa presso un tribunale terreno del papa, sovrano assoluto, che si proclama vicario di Cristo, che tutti giudica ma da nessun può essere giudicato rappresenta una vera svolta nella storia della Chiesa. E’ un altro pezzo di medioevo che viene abbattuto. E’ un nuovo orizzonte che si apre e rende ineludibile ormai un serio e aperto dibattito sulla piena responsabilizzazione del Popolo di Dio nella Chiesa. Non si può continuare nella Chiesa ad affrontare le sfide positive della secolarizzazione e dell’ecumenismo con gli ammodernamenti di superficie che lasciano intatta la struttura gerarchica dell’istituzione.
Il Popolo di Dio non è più gregge genuflesso. La democrazia è stata considerata parola impronunciabile nella Chiesa. E’ l’ora invece di farci i conti se non si vuole che l’apparato ecclesiastico continui a soffocare la vitalità della Comunità ecclesiale.
Le comunità cristiane di base italiane
Roma, 14 settembre 2011
* Il Dialogo, Mercoledì 14 Settembre,2011 Ore: 17:00