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CASO BATTISTI. LO SCHIAFFO DEL BRASILE ALL’ITALIA: AVETE IL CERVELLO "FUSO", SIETE FERMI AGLI ANNI DI "PIOMBO"!!!

venerdì 30 gennaio 2009
ANSA» 2009-01-30 15:00
BATTISTI: GENRO, ITALIA FERMA AD ANNI PIOMBO, NOI AVANTI
SAN PAOLO - "L’Italia è chiusa ancora negli anni di piombo: la differenza è che qui in Brasile siamo più avanzati su questo argomento, tanto che stiamo discutendo sulla nostra legge di amnistia". Lo ha detto il (...)

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> CASO BATTISTI. --- -"Infame definirci pentiti". Dopo le parole dell’ex terrorista la reazione degli ex proletari armati per il comunismo

sabato 31 gennaio 2009

Dopo le parole dell’ex terrorista la reazione degli ex proletari armati per il comunismo "Per quei fatti abbiamo pagato, non barattando la nostra libertà con quella degli altri"

-  Brasile, i Pac contro Battisti
-  "Infame definirci pentiti"
*

ROMA - "Per i drammatici fatti che ci videro coinvolti 30 anni fa venimmo condannati e abbiamo pagato, non barattando la nostra libertà con quella degli altri. Troviamo infamante che Cesare Battisti ci qualifichi come collaboratori di giustizia o pentiti". E’ durissima la replica degli ex Proletari armati per il comunismo Sebastiano Masala e Giuseppe Memeo, insieme alla moglie di Gabriele Grimaldi (morto nel 2006), Pia Ferrari, a Cesare Battista. Ieri, l’ex terrorista li aveva indicati come responsabili degli omicidi per i quali è stato condannato in Italia. E oggi i suoi ex compagni fanno sentire la loro voce. Con una dichiarazione non è sottoscritta da Sante Fatone, che diventò collaboratore di giustizia.

"Pensiamo che l’atteggiamento complessivo di Cesare Battisti non aiuti, a distanza di anni, il dibattito per il superamento di quella tragica storia che tanti lutti e sofferenze ha provocato - affermano - Il silenzio più delle parole si addice per il rispetto delle vittime e per chi non ha mai smesso di soffrire".

Dura anche la reazione dell’avvocato Giovanni Beretta che fu difensore di Giuseppe Memeo e Gabriele Grimaldi: "Battisti accusa gli altri, ma si dimentica delle persone che ha ucciso lui. A partire dall’omicidio dell’agente Campagna. Fu lui a impugnare la pistola e a sparagli, in un momento in cui il gruppo stava solo studiando le sue abitudini per decidere il da farsi".

Lapidaria Laura Grimaldi, madre di Gabriele: "Spero solo che il signor Cesare Battisti sia estradato".

* la Repubblica, 31 gennaio 2009


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