«Berlusconi cinico ha troppa fretta di arrivare al Quirinale»
di Jolanda Bufalini *
Sono un vecchio signore di 82 anni, dice Ermanno Rea, autore di “Napoli ferrovia” e di “Mistero napoletano”, fra i firmatari dell’appello lanciato da l’Unità . «Appartengo alla civiltà dell’indignazione e quindi vorrei - di fronte a certi comportamenti corrivi della politica e delle istituzioni - che anche gli altri, molti altri si indignassero. Invece non c’è abbastanza indignazione, non c’è abbastanza ribellione. Ci sono state bugie a non finire, all’opinione pubblica è stata raccontata una creatura florida, che può partorire, non quel corpo provato...».
Come ha vissuto il dramma di Eluana Englaro?
«Siamo in un territorio sconosciuto, io non ho certezze di alcun genere sul coma e sulla sensibilità durante il coma. Ma inorridisco alla contrapposizione fra partito della vita e partito della morte. La tecnica perfeziona la capacità di prolungare l’esistenza. Quello che vale, allora, è la regola della discrezionalità. È libero sia chi accetta quei trattamenti sia chi considera che la vita si esprime in tutta la sua ricchezza e non ridotta a mero respiro. Lo stato deve disciplinare questa discrezionalità».
Per fermare i medici Berlusconi ha pensato a un decreto...
«L’impressione è che Berlusconi abbia agito con cinismo, in modo strumentale, per ricavare dell’utile, altrimenti il salvatore della vita umana avrebbe agito prima».
Ha parlato di Costituzione sovietica
«La Costituzione va custodita e per cambiarla vanno seguite le procedure stabilite dalla stessa Carta. Non si può fare in fretta, anche se un signore che ha più di settanta anni aspira alla carica presidenziale».
Ha apprezzato l’operato del presidente della Repubblica?
«Giorgio Napolitano è un presidente di grande prudenza, anche caratterialmente non è persona dalle “alzate di testa”. Per questo è credibile e indenne da sospetti».
* l’Unità, 12 febbraio 2009