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IRAN: ELEZIONI PRESIDENZIALI. Alta partecipazione. Affluenza superiore al 70%

domenica 28 giugno 2009
L’IRAN SCEGLIE IL PRESIDENTE, OBAMA: "CAMBIARE SI PUò" *
TEHERAN - Affluenza superiore al 70% nel voto per le presidenziali in Iran. Quattro anni fa si era recato alle urne il 60% degli aventi diritto.
L’alta partecipazione dovrebbe in teoria favorire il candidato moderato Mir Hossein (...)

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> IRAN: ELEZIONI PRESIDENZIALI. --- Tensione alle stelle e caos... il ministero dell’Interno proibisce al candidato sconfitto di scendere in piazza con i suoi sostenitori, ma la folla sfida il divieto.

lunedì 15 giugno 2009


-  Dopo gli incidenti dei giorni scorsi il ministero dell’Interno proibisce al candidato sconfitto
-  di Ahmadinejad di scendere in piazza con i suoi sostenitori, ma la folla sfida il divieto

-  Iran, tensione alle stelle e caos
-  Parte la manifestazione vietata

-  La suprema guida Khamenei lo ha ricevuto, invitandolo ad "agire
-  con calma seguendo le vie legali". E ordina un’inchiesta sui brogli
*

TEHERAN - Nonostante il divieto imposto dal ministero dell’Interno iraniano, la manifestazione pacifica promossa a Teheran da Mir Hossein Moussavi, che contesta la rielezione di Mahmoud Ahmadinejad, è ugualmente partita. Decine di migliaia di sostenitori del candidato riformista sconfitto alle elezioni presidenziali del 12 giugno, hanno sfidato le autorità riunendosi oggi nella capitale iraniana. Indossando il colore verde della campagna di Moussavi, brandendo la sua fotografia, cantano slogan: "Moussavi riprenditi i nostri voti".

Anche il leader dell’opposizione Moussavi, che in un primo momento sembrava aver annullato la manifestazione, e uno dei candidati alle elezioni presidenziali, Mehdi Karroubi, si sono uniti in macchina ai manifestanti che protestano contro i risultati del voto. Intanto la folla aumenta: sono ormai decine di migliaia i manifestanti assiepati tra piazza della Rivoluzione e piazza della Libertà, nel centro di Teheran. Anche l’ex presidente riformista, Mohammad Khatami, ha annunciato che parteciperà alla manifestazione.

Khamenei riceve Moussavi, inchiesta su brogli. Il candidato sconfitto da Ahmadinejad alle elezioni presidenziali in Iran è stato ricevuto ieri sera dalla suprema guida iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, che lo ha invitato ad "agire con calma, seguendo le vie legali". Khamenei ha ordinato al potente Consiglio dei Guardiani della Rivoluzione di aprire una inchiesta su eventuali brogli e irregolarità contestati dal candidato riformista alle elezioni presidenziali. Moussavi ieri aveva presentato un ricorso allo stesso consiglio, considerato il pilastro della teocrazia iraniana, è l’autorità ultima incaricata di confermare la validità di qualsiasi scrutinio.

Disordini "provocati dai nemici". Sempre secondo Khamenei, i disordini verificatisi in questi giorni sono il risultato di "provocazioni dei nemici che agiscono da dietro le quinte". Sabato e domenica le proteste di chi contesta i risultati delle elezioni del 12 giugno sono state represse con la violenza dai reparti anti-sommossa dei Pasdaran e da uomini in borghese, non si sa se appartenenti alla polizia o alle milizie dei volontari islamici Basiji. Ieri il capo della polizia, generale Radan, ha detto che almeno 170 persone sono state arrestate. Nulla di ufficiale è stato comunicato su eventuali vittime. Alcune fonti parlano di almeno un morto, altre di tre, e di numerosi feriti. E questa mattina circa 200 familiari di giovani manifestanti arrestati si sono radunati davanti al Tribunale rivoluzionario di Teheran per chiederne la liberazione. La folla è stata allontanata da alcuni agenti in assetto anti-sommossa e qualcuno è stato malmenato dalla polizia.

Media stranieri ostacolati, liberi i due giornalisti olandesi arrestati. E’ certo invece che le forze di sicurezza impediscono alle televisioni straniere di riprendere le immagini degli incidenti. Due giornalisti della televisione pubblica olandese sono stati arrestati ieri perché filmavano gli scontri, e oggi sono stati rilasciati, mentre sempre ieri due belgi sono stati fermati per un’ora per lo stesso motivo. Anche i responsabili delle televisioni tedesche Zdf e Ard hanno lamentato che ai loro inviati è stato impedito di lavorare. Una troupe spagnola della televisione pubblica Tve è stata invitata a lasciare il Paese oggi stesso, e la Bbc ha denunciato l’oscuramento del suo segnale. Infine, il giornale del riformista Moussavi, Kalameh Sabz, è stato messo al bando. Ieri la polizia ha fatto irruzione nella sede del giornale, facendo una perquisizione e sigillando l’edificio.

* la Repubblica, 15 giugno 2009


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