Il principale leader dell’opposizione al regime di Kamenei e Ahmadinejad esorta
il governo del suo paese a liberare i prigionieri politici"Ucciderli non servirebbe a nulla"
Iran, Mussavi lancia l’appello per la libertà
"Sono pronto a morire per il mio popolo" *
TEHERAN - "Non ho paura di morire per la mia gente". Lo ha detto uno dei leader dell’opposizione in Iran, Mir Hossein Mussavi, in un appello per l’immediata liberazione di quanti sono stati arrestati nelle proteste cominciate subito, dopo le elezioni del 12 giugno scorso e pubblicato dal sito di opposizione Jaras.
"L’Iran è in seria crisi" - ha detto Mussavi - "e arrestare, oppure uccidere Mussavi o Karrubi non calmerà la situazione", ha aggiunto. Ed ha ribadito: "Non ho paura di morire per quello che chiede il muio popolo. La legge elettorale deve essere modificata. I prigionieri politici vanno rilasciati.
L’appello, pubblicato anche dal sito kaleme.org, si chiude con cinque punti. Oltre a chiedere la riforma della legge elettorale ("affinchè sia trasparente e credibile") e la liberazione dei prigionieri politici ("restituendo loro l’onore") - il principale leader dell’opposizione "dà reponsabilità diretta al governo" di Ahmadinejad per la crisi del paese.
Quindi chiede tanto la restaurazione della "libertà di stampa e il riconoscimento del diritto del popolo di riunirsi e manifestare (...), secondo quanto previsto dall’art. 27 della Costituzione". Allo scopo di ottenere quest’ultimo punto, Mussavi fa anche riferimento alla "cooperazione con tutti i paesi interessati" e "alla mobilitazione di organizzazioni nazionali alternative".
* la Repubblica, 1 gennaio 2010