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ALLA DOTTA BOLOGNA, NELLA CATTEDRALE DI SAN PIETRO, LA "DEUS CARITAS EST" (UN FALSO FILOLOGICO E TEOLOGICO).

mercoledì 5 giugno 2013
"CHARISSIMI" .... DIO e’ AMORE ("CHARITAS") non MAMMONA ("CARITAS" - "CARO-PREZZO")!!! Il teologo Ratzinger scrive da papa l’enciclica "Deus caritas est" (2006) e, ancora oggi, nessuno ne sollecita la correzione del titolo...
"ECCLESIA DE EUCHARISTIA" (Giovanni Paolo II, 2003) (...)

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> ALLA DOTTA BOLOGNA, NELLA CATTEDRALE DI SAN PIETRO, LA "DEUS CARITAS EST" ---- LA FESTA DI SAN GIUSEPPE LAVORATORE E L’OMELIA DEL CARDINALE CAFFARRA E La matrice culturale, quella utilitaristica, deve essere abbandonata: troppi danni essa ha causato.

martedì 1 maggio 2012

PER LA CHIESA CATTOLICA, SAN GIUSEPPE E’ ANCORA UN "GOJ", UNO STRANIERO.


-  "Difendere il lavoro"
-  l’omelia di Caffarra

L’arcivescovo di Bologna celebra messa in occasione di San Giuseppe lavoratore in un’azienda a Pianoro. E chiede "decisioni sagge e forti" da parte del potere politico *

"La persona trascende ogni sistema che essa stessa ha prodotto. Servono decisioni sapienti e forti. Non possiamo dimenticare certo che la situazione attuale ha messo lo Stato di fronte a vere e proprie limitazioni della sua sovranità. Tuttavia questa congiuntura deve portarci a non sottovalutare la necessità di istituzioni politiche solide e ad un ripensamento e rinnovata valutazione del potere politico".

E’ il passaggio centrale dell’omelia, in occasione della Festa di S. Giuseppe lavoratore, pronunciata dal cardinale Carlo Caffarra durante una messa tenuta oggi nell’azienda Marchesini Group a Pianoro.

Secondo l’arcivescovo di Bologna, "la stella polare della dignità della persona deve orientare tutti ad affermare, difendere, perseguire quale priorità assoluta l’obiettivo dell’accesso al lavoro e del suo mantenimento, per tutti. Sarebbe segno di miopia anche da parte della semplice ragione economica, pensare e decidere di rendere il Paese più competitivo a livello interno ed internazionale negando quella priorità. Non mi devo addentrare, il Vescovo non lo deve fare, nella modalità anche legislativa per salvaguardare la priorità suddetta. Chiedo solo di guardare ai ’costi umani’, che sono già sotto gli occhi di tutti, quando quella salvaguardia è disattesa. E i costi umani finiscono sempre per essere anche fra l’altro costi economici".

"La stella polare della dignità della persona - ha aggiunto Caffarra - esige da parte di tutti una grande opera di sapienza. La matrice culturale di cui è ancora in larga misura impastata la dottrina dell’economia e dello Stato, quella utilitaristica, deve essere abbandonata: troppi danni essa ha causato. Sulla base di quella matrice l’Occidente ha costruito una casa per l’uomo nella quale questi non può vivere una buona vita. E’ una casa sempre più inospitale".

* la Repubblica/Bologna, 01 maggio 2012


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