Il presidente della Fiat: "Nulla a che fare con un partito"
Alla presentazione anche Gianfranco Fini ed Enrico Letta
Montezemolo lancia Italia Futura
"Inaccettabili le accuse di complotto"
"Auspico che il governo completi la legislatura" *
ROMA - "E’ francamente inaccettabile che si rivolgano accuse di complotto contro chi vuole rendere più ricco e vivace il dibattito di idee". Con queste parole Luca Cordero di Montezemolo dà il via al convegno di presentazione della sua nuova creatura, la fondazione Italia Futura. A Palazzo Colonna, Roma, ci sono anche il presidente della Camera Gianfranco Fini, il deputato del Pd Enrico Letta e il presidente della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi. E durante il convegno viene presentato il primo rapporto di Italia Futura, dedicato alla mobilità sociale.
L’intervento di Montezemolo - "Non abbiamo nulla a che fare con un partito o con un movimento politico", scandisce Montezemolo due volte, rivolgendosi a Letta e a Fini. Quasi per liberare il campo dalle voci che si rincorrono sulla connotazione politica della nuova fondazione del presidente della Fiat. Da più di un mese, Montezemolo è tirato in ballo per un’eventuale nuova forza di centro o addirittura per guidare un "governo del Presidente". "Ma Italia Futura è solo "un luogo di idee e di proposte per sbloccare il Paese", afferma parlando di progetto ambizioso che darà alla luce, ogni tre mesi, uno studio e delle proposte per migliorare l’Italia.
La priorità di Montezemolo è dimenticare "per un anno le polemiche, le accuse e le controversie giudiziarie" e porsi "una domanda molto semplice: come immaginiamo l’Italia tra cinque anni?". Solo in questa prospettiva è possibile, per l’ex presidente di Confindustria, liberare "le tante eccellenze che costituiscono il capitale umano del Paese". Un think tank all’italiana il cui compito è "fare proposte". Per poi cercare il sostegno "in modo trasversale nell’opinione pubblica e nei partiti". Montezemolo analizza anche l’attualità politica e formula l’auspicio che "il governo completi la legislatura e che l’opposizione trovi la sua strada", bollando come "ipotesi fantasiose" quelle che lo vogliono alla guida del governo nel caso di crisi nel centrodestra.
* la Repubblica, 7 ottobre 2009