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PER L’ITALIA E PER LA COSTITUZIONE. CARO PRESIDENTE NAPOLITANO, CREDO CHE SIA ORA DI FARE CHIAREZZA. PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI ... di Federico La Sala

martedì 4 novembre 2014
CRISI COSTITUZIONALE (1994-2011). DUE PRESIDENTI GRIDANO: FORZA ITALIA!!! LA DOMANDA E’: CHI E’ "PULCINELLA"? CHI IL MENTITORE?
AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA L’INVITO A RIPRENDERSI LA "PAROLA" E A RIDARE ORGOGLIO E DIGNITA’ A TUTTO IL PAESE: FORZA, VIVA L’ITALIA, VIVA L’ ITALIA!!!
ITALIA: LA (...)

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> PER L’ITALIA E PER LA COSTITUZIONE. ---- Il Presidente Napolitano, alla cerimonia del ventaglio: "Indignazione e allarmeper corruzione e trame inquinanti".

venerdì 23 luglio 2010


-  QUIRINALE

-  Napolitano: "Indignazione e allarme
-  per corruzione e trame inquinanti"

Il Capo dello Stato ha affrontato anche temi politici nel corso della cerimonia del Ventaglio. "P3 che squallore. Magistratura vada avanti". E sul ddl intercettazioni: "Ho agito secondo Costituzione"

ROMA - "Ci indigna e allarma l’emergere di fatti di corruzione e trame inquinanti da parte di squallide consorterie, ma la nostra democrazia dispone di anticorpi: la reazione morale dei cittadini, i principi costituzionali, le leggi per applicare tali principi". Giorgio Napolitano non ha risparmiato critiche e parole dure sui recenti fatti giudiziari durante la cerimonia del ventaglio al Quirinale. Dopo aver parlato a lungo della crisi economica 1, il presidente della Repubblica ha toccato i principali temi politici del momento, strettamente connessi alle inchieste sugli appalti e sulla cosiddetta P3, ma anche la legge sulle intercettazioni. Casi come quello delle indagini in corso devono essere affrontati "senza incertezza", ma anche "senza cedere al massacro tra e nelle istituzioni", ha detto il capo dello Stato, che ha sottolineato in particolar modo di non aver mai interferito nella dialettica politica e di non aver fatto alcun intervento riguardo al discusso disegno di legge sulle intercettazioni.

"Non mi interessano scenari politici ipotetici". "Non c’è spazio per autosufficienze ed esclusivismi, né per contrapposizioni totali: convincersi di ciò e trarne le conseguenze è quel che mi sta a cuore e che sollecito, mentre non mi interessano scenari politici ipotetici di nessuna specie" ha affermato il presidente della Repubblica durante la tradizionale cerimonia del Ventaglio svoltasi al Quirinale, aggiungendo che "del contesto di lungimirante confronto che auspico, nell’interesse generale, è condizione il corretto funzionamento delle istituzioni e dei rapporti tra le istituzioni".

"Opposizione non rifugga da confronto". "Auspico che nel confronto emergano anche visioni diverse rappresentative sul piano politico delle attuali forze di maggioranza e delle attuali forze di opposizione non sottraendosi queste ultime alla prova e alle responsabilità cui sono chiamate in un quadre di feconda competizione come quello che dovrebbe caratterizzare la democrazia dell’alternanza" ha detto Napolitano che più volte nel suo intervento ha richiamato la necessità di una "ampia condivisione sui grandi obiettivi".

Intercettazioni: "Ho agito secondo Costituzione". "Nella vicenda della controversa legge" sulle intercettazioni "il ruolo del presidente della Repubblica è risultato, io credo, più che mai chiaro nel rispetto delle attribuzioni e dei limiti sanciti dalla Costituzione" ha detto Napolitano. "Nessuna interferenza nella dialettica politica tra gli opposti schieramenti e l’interno di essi; nessuna interferenza nell’attività del parlamento, fatta salva la facoltà di cui l’articolo 74 della Carta", ha spiegato. In occasione del lavoro parlamentare sul testo, ha proseguito il Capo dello Stato, si è avuto "un ragionevole bilanciamento tra diversi valori e diritti", in uno "sforzo che non si può non apprezzare, dandone il merito e non demerito alla dialettica parlamentare". "Non deve dunque stupire - ha affermato - che la definizione di una nuova legge in materia di intercettazioni, da lungo attesa, abbia richiesto un tempo non breve e un percorso faticoso, potremmo dire ’per approssimazioni successive’ ". Tra i valori che il ddl deve bilanciare, Napolitano richiama il valore della sicurezza "da garantire con l’imperio della legge, colpendone ogni violazione attraverso la ricerca con i mezzi indispensabili degli indizi di reato"; il valore della libertà di stampa "e ancora - aggiunge il Presidente della Repubblica - il valore della libertà di comunicazione tra le persone, il diritto al rispetto della riservatezza e della dignità delle persone".

"Parlamento elegga presto membri laici". Dopo aver riferito che "entro la fine del mese" si ripromette di "affrontare" fatti rilevanti e di attualità nell’incontro con gli uscenti e gli entranti del Consiglio superiore della magistratura, il Capo dello Stato ha lanciato una sorta di invito-monito: "Sono certo che il Parlamento stia per procedere alla dovuta elezione di componenti laici del Consiglio".

* la Repubblica, 23 luglio 2010


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