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PER L’ITALIA E PER LA COSTITUZIONE. CARO PRESIDENTE NAPOLITANO, CREDO CHE SIA ORA DI FARE CHIAREZZA. PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI ... di Federico La Sala

martedì 4 novembre 2014
CRISI COSTITUZIONALE (1994-2011). DUE PRESIDENTI GRIDANO: FORZA ITALIA!!! LA DOMANDA E’: CHI E’ "PULCINELLA"? CHI IL MENTITORE?
AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA L’INVITO A RIPRENDERSI LA "PAROLA" E A RIDARE ORGOGLIO E DIGNITA’ A TUTTO IL PAESE: FORZA, VIVA L’ITALIA, VIVA L’ ITALIA!!!
ITALIA: LA (...)

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> PER L’ITALIA E PER LA COSTITUZIONE. --- EVITARE STRUMENTALIZZAZIONI. Trattativa Stato-Mafia, Ingroia difende Napolitano

domenica 24 giugno 2012


-  Trattativa, Ingroia difende Napolitano
-  "Evitare qualunque strumentalizzazione"

Il procuratore aggiunto di Palermo interviene sulle polemiche intorno alle indagini riguardanti i presunti contatti tra Stato e mafia negli anni Novanta: "Il Capo delo Stato ci sprona ad accertare la verità" *

LAMEZIA TERME - "Penso che si debba evitare qualsiasi forma di strumentalizzazione". Lo afferma il procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia riferendosi alle recenti polemiche che hanno tentato di coinvolgere il presidente della Repubblica nella vicenda della trattativa tra lo Stato e la mafia. Ingroia ha sottolineato l’importanza "delle autorevoli parole del Capo dello Stato nel riconoscere il ruolo delle indagini della magistratura" e sulla necessità "che si debba accertare tutta la verità".

Parlano ha Lamezia Terme, Ingroia ha però rilevato che "alcune reazioni rispetto al solo fatto dell’esistenza di un procedimento penale sulla vicenda trattativa sembrano rivelare un fastidio per le indagini in sé. Noi - ha aggiunto - non pretendiamo di fare processi politici o storici a nessuno. Rivendichiamo rispetto per il nostro lavoro e per il diritto-dovere di accertare la verità per stabilire eventuali responsabilità, penali e personali degli indagati nel procedimento".

Secondo il procuratore aggiunto di Palermo, a proposito delle indagini sulla trattativa Stato-mafia "c’è un clima ostile nel Paese da parte di alcuni settori della politica e dell’informazione e credo che invece occorrerebbe unanimità di intenti".

Ingroia ha richiamato le parole di Napolitano e del premier Mario Monti: "La verità di quella stagione è la verità di cui abbiamo bisogno tutti ed a cui tutti devono dare un contributo. La magistratura con gli strumenti che ha per accertare la verità giudiziaria ed individuare eventuali responsabilità penali. La politica attivando tutti gli strumenti a disposizione per creare il clima più sereno possibile attorno alla magistratura e poi per accertare in sede politica eventuali responsabilità".

Ingroia ha infine osservato che "se fosse vero che c’è stata una trattativa Stato-mafia e che aveva una finalità strategica per l’arretramento della mafia, ha avuto un effetto controproducente di acceleratore di altre stragi. Questo - ha aggiunto - lo dicono i giudici di Firenze nella sentenza della strage del ’93, nella quale definiscono scriteriata la trattativa perche’ aver dato la sensazione di essere disponibili a trattare, ha convinto i mafiosi che la strategia delle bombe pagava. Se è così, si capisce perchè nessuno è disponibile a farsi avanti per dirlo agli italiani".

* la Repubblica, 23 giugno 2012


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