Inviare un messaggio

In risposta a:

PER L’ITALIA E PER LA COSTITUZIONE. CARO PRESIDENTE NAPOLITANO, CREDO CHE SIA ORA DI FARE CHIAREZZA. PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI ... di Federico La Sala

martedì 4 novembre 2014
CRISI COSTITUZIONALE (1994-2011). DUE PRESIDENTI GRIDANO: FORZA ITALIA!!! LA DOMANDA E’: CHI E’ "PULCINELLA"? CHI IL MENTITORE?
AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA L’INVITO A RIPRENDERSI LA "PAROLA" E A RIDARE ORGOGLIO E DIGNITA’ A TUTTO IL PAESE: FORZA, VIVA L’ITALIA, VIVA L’ ITALIA!!!
ITALIA: LA (...)

In risposta a:

> PER L’ITALIA E PER LA COSTITUZIONE. --- Intercettazioni. Nota ufficiale della Presidenza della Repubblica: "Il Capo dello Stato non ha nulla da nascondere ma doveri costituzionali a cui tener fede"

venerdì 31 agosto 2012


-  Intercettazioni, la reazione del Quirinale
-  "Giorgio Napolitano non è ricattabile"

Dopo la pubblicazione, su Panorama, delle conversazioni private tra il Presidente e Nicola Mancino, arriva la nota ufficiale della Presidenza della Repubblica: "Il Capo dello Stato non ha nulla da nascondere ma doveri costituzionali a cui tener fede" *

ROMA - "La pretesa, da qualsiasi parte provenga, di poter ricattare il Capo dello Stato è risibile". E’ quanto si legge in una nota del Quirinale dopo l’articolo pubblicato oggi su Panorama 1 e relativo alle telefonate intercorse tra il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e Nicola Mancino. Ancora, nella nota del Colle: "A chiunque abbia a cuore la difesa del corretto svolgimento della vita democratica spetta respingere ogni torbida manovra destabilizzante". Inoltre, Napolitano "non ha nulla da nascondere e terrà fede ai suoi doveri costituzionali". E’ in corso "una campagna di insinuazioni e di sospetti" e alle "tante manipolazioni si aggiungono i falsi".

Questo il testo della nota del Colle:

"La ’campagna di insinuazioni e sospetti’ nei confronti del Presidente della Repubblica ha raggiunto un nuovo apice con il clamoroso tentativo di alcuni periodici e quotidiani di spacciare come veritiere alcune presunte ricostruzioni delle conversazioni intercettate tra il Capo dello Stato e il senatore Mancino. Alle tante manipolazioni si aggiungono, così, autentici falsi. Il Presidente, che non ha nulla da nascondere ma valori di libertà e regole di garanzia da far valere, ha chiesto alla Corte costituzionale di pronunciarsi in termini di principio sul tema di possibili intercettazioni dirette o indirette di suoi colloqui telefonici, e ne attende serenamente la pronuncia. Quel che sta avvenendo, del resto, conferma l’assoluta obbiettività e correttezza della scelta compiuta dal Presidente della Repubblica di ricorrere alla Corte costituzionale a tutela non della sua persona ma delle prerogative proprie dell’istituzione. Risibile perciò è la pretesa, da qualsiasi parte provenga, di poter "ricattare" il Capo dello Stato. Resta ferma la determinazione del Presidente Napolitano di tener fede ai suoi doveri costituzionali. A chiunque abbia a cuore la difesa del corretto svolgimento della vita democratica spetta respingere ogni torbida manovra destabilizzante".

Il ricorso alla Consulta. Il 19 settembre la Corte Costituzionale valuterà se il ricorso è ammissibile. L’atto è stato depositato il 30 luglio. L’istanza alla Consulta è "di trattazione quanto più possibile sollecita", vista "l’estrema delicatezza e la rilevanza delle questioni". Secondo l’Avvocatura dello Stato, Napolitano non poteva essere intercettato e l’averlo fatto e non aver distrutto i nastri costituisce "un grave ’vulnus’ alle prerogative" del Capo dello Stato, né i pm potevano valutare la rilevanza delle conversazioni e nei loro confronti ci sono "precisi elementi oggettivi di prova del non corretto uso del potere giurisdizionale". Ancora nel ricorso: "L’irresponsabilità del Presidente della Repubblica non è solo una irresponsabilità giuridica per le conseguenze penali, amministrative e civili eventualmente derivanti dagli atti tipici compiuti nell’esercizio delle proprie funzioni, ma anche una irresponsabilità politica". Da qui discende "l’assoluta riservatezza di tutte le attività del Presidente della Repubblica che sono propedeutiche" all’esercizio della sua funzione: "si tratta, dunque, di una immunità sostanziale e permanente".

* la Repubblica, 30 agosto 2012


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: