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SULLA PEDOFILIA, L’ALLARME DELLA RIVISTA "CONCILIUM" (3/2004) E IL COLPEVOLE SILENZIO DEL VATICANO. Una nota

giovedì 15 aprile 2010
LA "SACRA FAMIGLIA" DELLA GERARCHIA CATTOLICO-ROMANA E’ ZOPPA E CIECA: IL FIGLIO HA PRESO IL POSTO DEL PADRE DI GESU’ E DEL "PADRE NOSTRO".... E CONTINUA A "GIRARE" IL SUO FILM PREFERITO, "IL PADRINO". E’ ORA DI RESTITUIRE "L’ANELLO DEL PESCATORE" A GIUSEPPE, E AMARE MARIA - E NON GIOCASTA!!! (...)

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> SULLA PEDOFILIA, L’ALLARME DELLA RIVISTA "CONCILIUM" (3/2004) E IL COLPEVOLE SILENZIO DEL VATICANO. ---- Le vittime Usa degli abusi: "Tutti a S. Pietro il 31 ottobre". Si prepara una grande manifestazione (di Arturo Zampaglione).

giovedì 8 aprile 2010


-  Si prepara una grande manifestazione per chiedere una riforma

-  Le vittime Usa degli abusi
-  "Tutti a S. Pietro il 31 ottobre"

-  La data è simbolica: in quel giorno del 1517 Lutero affisse le sue 95 Tesi

-  di Arturo Zampaglione (la Repubblica, 8.4.2010)

NEW YORK - Due anni fa, in occasione del primo viaggio ufficiale di Benedetto XVI negli Stati Uniti, le vittime dei preti pedofili decisero di mobilitarsi: scesero in piazza, organizzarono manifestazioni di protesta e riuscirono, alla fine, a ottenere un incontro riservato con il Papa. Adesso, con il riesplodere dello scandalo a livello internazionale, gli stessi protagonisti della mobilitazione hanno deciso di rilanciare la lotta promuovendo una "giornata di riforma" della Chiesa cattolica che si terrà a fine ottobre a piazza San Pietro.

«Le vittime di quei reati non potranno superare i loro traumi fino a quando la chiesa non sarà chiamata a rispondere», hanno spiegato al National Catholic Reporter Bernie McDeid e Olan Horne, due delle cinque vittime degli abusi dei sacerdoti della diocesi di Boston presenti al colloquio con il Pontefice il 17 aprile 2008. L’obiettivo è raccogliere almeno 50mila persone nel cuore del Vaticano: non solo vittime, ma anche attivisti per la riforma e normali fedeli. Chiederanno un intervento del Papa. Lanceranno quattro proposte per rendere più trasparente la Chiesa, a cominciare da indagini periodiche, indipendenti e obbligatorie sulle istituzioni ecclesiastiche. Anche la data prescelta - il 31 ottobre - ha un aspetto simbolico: in quel giorno del 1517 Martin Lutero pubblicò le 95 Tesi dando il via alla riforma protestante.

«La nostra mobilitazione andrà avanti a prescindere dalla partecipazione del Santo Padre», chiariscono McDeid e Horne. Come dire: non si aspettano che il Vaticano accolga l’invito, ma non hanno dubbi sulla importanza della loro azione per i destini stessi della Chiesa. McDeid, che definì "storico" il suo incontro con il Papa, ha molti ripensamenti: adesso non crede più che Benedetto XVI abbia capito fino in fondo la drammaticità della questione e ritiene che solo un’azione esterna possa rimettere in carreggiata la vita dei cattolici.

L’annuncio della marcia su San Pietro conferma l’estremo malessere di ampi settori della Chiesa americana. Il tema è in primo piano su tv e giornali: dopo gli attacchi del New York Times e le difese del Papa da parte del Wall Street Journal, il quotidiano conservatore di Murdoch, è stato il Washington Post a ricordare ieri, attraverso il suo esperto di media Howard Kurtz, che il Times ha fatto il suo lavoro giornalistico sui preti pedofili con professionalità.


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