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RATZINGER ’A SCUOLA’ DEL VISIONARIO SWEDENBORG. Una nota di Leonard Boff e una di Immanuel Kant - a. c. di Federico La Sala

mercoledì 7 settembre 2011
L’ "UOMO SUPREMO" DI PAPA RATZINGER. La lezione critica di Leonard Boff *
[...] L’inaudita aggressività di un cardinale timido
In un’unica formula, picaresca ma autentica, ecco il riassunto della sua opera: "Cristo è l’unica via di salvezza e la Chiesa è il pedaggio esclusivo. Nessuno (...)

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> RATZINGER ’A SCUOLA’ DEL VISIONARIO SWEDENBORG. --- CHIESA CATTOLICA E MASSONERIA. Zbigniew Suchecki: “squadra e compasso sono del tutto incompatibili con la croce”.

sabato 30 marzo 2013

CRISTIANESIMO, CHIESA CATTOLICO-COSTANTINIANA E MASSONERIA:

Massoneria in Vaticano ? Lo stop di Ratzinger

Risale al 1983 il documento dell’allora cardinale che sancì l’incomapatibilità tra le fede cattolica e la libera muratoria. Ancora tanti cattolici fingono di ignorarlo

di GIACOMO GALEAZZI *

CITTA’ DEL VATICANO. In generale i rapporti tra Chiesa cattolica e massoneria esistono nel senso che ci sono alcuni cattolici che aderiscono alla massoneria. A volte lo fanno in modo occulto. Altre volte dichiarandosi pubblicamente. Ma al di là dell’appartenenza formale di alcuni cattolici alla massoneria, non si può parlare di Chiesa cattolica in relazione alla massoneria senza tornare al 1983.

E’ in quest’anno del pontificato wojtyliano che l’allora cardinale Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, pubblicò la dichiarazione “Quaesitum est” con l’esplicita volontà di fare chiarezza una volta per tutte sul tema. Disse: “Prescindendo dalla considerazione dell’atteggiamento pratico delle diverse logge, di ostilità o meno nei confronti della Chiesa, rimane immutato il giudizio negativo della chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro princìpi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della chiesa, e perciò l’iscrizione a esse rimane proibita”. Per questo motivo gli “appartenenti alle associazioni massoniche sono in peccato grave” e il Vaticano proibisce loro “di fare la comunione”.

Recentemente sul periodico di apologetica popolare “Il Timone”, è stato uno dei più grandi esperti dei rapporti tra chiesa cattolica e massoneria, ovvero padre Zbigniew Suchecki, 51 anni, francescano polacco che insegna alla Pontificia facoltà di San Bonaventura di Roma e lavora in Vaticano come consultore alla Congregazione delle cause dei santi, a dire senza mezzi termini che “squadra e compasso sono del tutto incompatibili con la croce”.

“Un dato è certo - ha detto -. Negli ultimi secoli la massoneria - regolare o deviata che sia, senza distinzioni - è stata condannata da diversi Papi in quasi 600 documenti. Con molta chiarezza il legislatore ecclesiastico ha dunque invitato i fedeli ad astenersi dalle associazioni segrete, condannate e non riconosciute dalla chiesa: l’appartenenza contemporanea alla chiesa cattolica e alla libera muratoria è esclusa. Ma, nonostante ciò, molti cattolici sono ancora iscritti alle logge, e questo anche perché da oltre mezzo secolo gira la voce, in diversi ceti sociali, che la massoneria non sia più in contrasto con la chiesa, che anzi tra i due sia stato stretto un accordo e i cattolici possano tranquillamente diventare ‘figli della vedova’ senza pericolo di scomuniche”.

Dunque condanna formale ma, oltre la condanna, diversi cattolici che aderiscono alla massoneria. Perché? Difficile rispondere. Non è un mistero per nessuno che all’interno della libera muratoria esistono anche logge con tendenza fondamentalmente umanitaria, ‘di credenza in Dio’, come la tedesca Grosse Landesloge che si fa chiamare anche ‘Ordine cristiano dei liberi muratori’. Tuttavia nemmeno queste si collocano fuori dall’ordinamento massonico fondamentale, solo hanno più ampie possibilità per tentare di conciliare i grembiulini con la fede cristiana.

Inoltre, dice ancora Suchecki, “per quanto sia importante la distinzione fra i gruppi ben disposti o neutrali e quelli anticlericali (a cui i massoni cercano di addossare tutte le colpe dei passati comportamenti scorretti nei confronti della chiesa), anche ‘la migliore’ delle logge interpreta i fatti fondamentali della rivelazione del Dio divenuto uomo e della sua comunione con gli uomini solo come una possibile variante della visione massonica del mondo. Del resto, è facile capire che un cattolico non può nello stesso tempo partecipare alla piena comunione della fraternità cristiana e, dall’altra parte, guardare al suo fratello secondo la prospettiva massonica come a un ‘profano’”.

Tra il 1974 e il 1980 la Conferenza episcopale tedesca ha costituito una Commissione con l’incarico ufficiale di esaminare la compatibilità dell’appartenenza contemporanea alla chiesa e alla libera muratoria. Le conclusioni dei colloqui sono state nette: il fatto che la massoneria metta in discussione in modo fondamentale la chiesa non è mutato rispetto al passato. I massoni negano in linea di principio il valore della verità rivelata, e con questo indifferentismo escludono fin dall’inizio una religione come il cristianesimo e mettono in questione i fondamenti della nostra fede.

Il relativismo, ad esempio, appartiene alle convinzioni fondamentali dei liberi muratori, che non accettano dogmi e negano la possibilità di una conoscenza oggettiva della verità: solo il linguaggio dei simboli massonici (lasciato per di più alla capacità d’interpretazione del singolo) è adeguato a rappresentarla. È evidente che un concetto del genere non è compatibile con la teologia cattolica. La massoneria si presenta ai suoi membri con una pretesa di totalità che richiede un’appartenenza per la vita e per la morte.

Dice padre Suchecki: “I tre rituali dei gradi di Apprendista, Compagno e Maestro manifestano, nelle parole e nei simboli, un carattere simile a quello dei sacramenti. Il massone deve tendere infatti alla perfezione, ma senza bisogno della grazia: a che cosa dovrebbe servire dunque la comunicazione della salvezza nel battesimo, nella penitenza e nell’eucaristia, se con i tre gradi fondamentali vengono già raggiunti l’illuminazione e il superamento della morte? In questa pretesa di totalità diviene particolarmente evidente l’inconciliabilità tra la libera muratoria e la chiesa. Il massone è convinto di partecipare a una religione universale, "in cui tutti gli uomini concordano".

* La Stampa, 29/03/2013


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