GIAPPONE
ANGOSCIA ATOMICA
Nuova scossa, incendio a Fukushima
Wikileaks: "Tokyo conosceva i rischi"
TOKYO Continua la lotta contro il tempo per salvare la centrale di Fukushima, dove il rischio di una catastrofe fa passare in secondo piano anche la forte scossa di terremoto registratasi a Tokyo. Una nube di fumo, probabilmente causata da una fuga di vapore, si è levata nei pressi del reattore numero tre la cui capsula di contenimento, secondo fonti del governo giapponese, potrebbe non essere più integra; un incendio è invece scoppiato presso il reattore quattro, per poi spegnersi spontaneamente.
Il risultato è che i livelli di radioattività all’ingresso della centrale hanno registrato una nuova impennata, il che ha costretto le autorità a sgomberare temporaneamente tutto il personale impegnato nei lavori di messa in sicurezza dell’impianto. Il governo giapponese sta quindi valutando se chiedere ufficialmente l’assistenza delle forze armate statunitensi - la cui VII Flotta presta già un appoggio logistico alle operazioni umanitarie e di soccorso - per cercare di riprendere il controllo della centrale.
Nel frattempo, una forte scossa di magnitudo 6 è stata avvertita nella parte orientale di Tokyo, dove non ha causato né vittime né danni: secondo i dati forniti dall’Agenzia Meteorologica giapponese l’epicentro era localizzato al largo della prefettura di Chiba, a una profondità di appena 10 chilometri, ma non è stato dichiarato alcun allarme tsunami. Buone notizie invece per la Borsa: Tokyo ha chiuso in forte rialzo del 5,68%, con gli investitori che si sono affrettati ad acquistare i titoli a prezzi stracciati all’indomani della perdita storica di oltre il 10% causata dalla crisi nucleare. Le azioni della Tepco, che gestisce la centrale di Fukushima, hanno perso oggi il 24,57%, dopo aver ceduto il 42,4% nelle due sedute precedenti.
Intanto un cablogramma Usa diffuso da Wikileaks rivela che il Giappone sapeva da oltre due anni che i suoi impianti nucleari non sarebbero stati in grado di reggere l’urto di un potente terremoto. Secondo il documento nel dicembre 2008 un funzionario dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) informò Tokyo che le norme di sicurezza delle sue centrali erano obsolete e che un violento sisma avrebbe posto "problemi seri" agli impianti. Nel documento riportato oggi dal Telegraph si afferma inoltre che le autorità giapponese si opponevano alla sentenza emessa da una corte per chiudere una centrale, perchè ritenuta insicura in caso di sisma. "
L’Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare e industriale ritiene che il reattore sia sicuro e che tutti i test di sicurezza siano stati condotti in modo appropriato", riferirono i diplomatici Usa. Nel 2009, Tokyo riuscì a far revocare la sentenza. Il cablogramma riporta anche la denuncia fatta nell’ottobre 2008 da un deputato giapponese ai diplomatici Usa, secondo cui il governo stava "insabbiando" gli incidenti nucleari.
* La Stampa, 16/03/2011