Droni sulla centrale di Fukushima. Si temono 25mila vittime - Radiazioni molto alte - Scandalo Tepco
Il commissario Ue all’energia Guenther Oettinger ha dichiarato nel pomeriggio di mercoledì che nella centrale nucleare di Fukushima è in corso una «effettiva catastrofe» aggiungendo che «questo impianto non è più gestito, non è più sotto controllo». Oettinger ha parlato in una audizione all’Europarlamento. Che la situazione nella centrale giapponese danneggiata dal terremoto stia precipitando era stato confermato poco prima dal capo dell’Agenzia atomica russa: Serghiei Kirienko, ha affermato che la crisi nucleare in Giappone si sta sviluppando secondo lo scenario peggiore. In serata Il presidente dell’autorità americana che regola l’attività nucleare in Usa, Gregory Jaczko, ha dichiarato nel corso di un’audizione al Congresso che il serbatoio di stoccaggio del reattore 4 non contiene più acqua, il che potrebbe causare livelli «estremamente elevati» di radiazioni. *
Drone Usa su Fukushima, i dubbi di Clinton sul nucleare
Un drone, un aereo senza pilota, statunitense compirà un volo sopra l’impianto di Fukushima, per fare una ricognizione sull’area. L’esercito statunitense metterà a disposizione un aereo da ricognizione ad alta quota, un Global Hawk senza equipaggio, forse già giovedì. Lo ha detto una fonte del governo nipponico, secondo l’agenzia Kyodo news. Le fotografie scattate dall’aereo dotato di sensori infrarossi potrebbero fornire indicazioni utili su cosa si sia verificato all’interno dell’edificio del reattore. Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, intervistata dalla Msnbc ha dichiarato che la tragedia giapponese solleva dubbi sui rischi e sui costi collegati all’utilizzo dell’energia nucleare.
Sale il bilancio delle vittime e dei dispersi. Neve e gelo a Sendai
Si fa sempre più drammatico il bilancio del sisma che ha sconvolto il Giappone venerdì scorso: il bilancio ufficiale è fermo a circa 13mila vittime (4.340 morti, oltre 9mila dispersi), ma non si esclude di arrivare a 25mila persone scomparse. Mentre le squadre di soccorso perlustrano palmo a palmo le coste, le autorità di un una città costiera, Ishinomaki, hanno infatti reso noto che mancano all’appello oltre 10mila dei proprio concittadini. Il drammatico dato è lo stesso registrato a Minamisanriku, anch’essa nella prefettura di Miyagi, che ha perso circa la metà della popolazione, rasa al suolo da un muro d’acqua. Intanto rimangono senzatetto circa 435mila persone. Una fitta precipitazione nevosa, intanto, ha steso uno spesso manto sul mare di rovine mentre le temperature sulle prefetture di Sendai sono scese sotto lo zero, riducendo, ora dopo ora, le già esigue speranze che qualcuno sia ancora vivo sotto le macerie, dopo i miracoli dei giorni scorsi.
Allarme radioattività nei cibi importati, la Ue chiede più controlli
La Commissione europea ha raccomandato agli Stati membri «di effettuare delle analisi sul livello di radioattività nei prodotti alimentari per l’uomo e per gli animali, importati dal Giappone». Lo ha detto all’Ansa Frederic Vincent, portavoce del commissario europeo alla salute John Dalli, precisando che Bruxelles ha notificato già da ieri la raccomandazione alle autorità responsabili nei 27 Stati membri, tramite il sistema rapido di allerta comunitario per alimenti e mangimi (Rasff).
Ancora scosse di notevole intensità
Non si arrestano, intanto, le scosse di assestamento nella costa orientale giapponese. Nella prefettura di Chiba, che si estende a est di Tokyo, un nuovo movimento tellurico ha raggiunto un’intensità di 6 gradi sulla scala aperta Richter, dunque una potenza sufficiente a far tremare e oscillatre i grattacieli nella capitale nipponica. L’epicentro è stato localizzato a una profondità di 25 chilometri sotto al fondale dell’oceano Pacifico e 96 chilometri a est di Tokyo. Una precedente scossa, sempre di magnitudo 6,0, aveva investito qualche ora prima il Giappone sud-orientale, con epicentro nella prefettura di Shizuoka: anche in quel caso il fenomeno era stato avvertito nella capitale.
I tecnici sono tornati a lavorare a Fukushima dopo che è fallito il tentativo di spegnere l’incendio con gli elicotteri. Il personale temporaneamente fatto sgomberare dalla centrale giapponese a causa degli alti livelli di radioattività nell’impianto è tornato al lavoro per la messa in sicurezza, gravemente danneggiato. Nelle ultime ore una nube di fumo, probabilmente causata da una fuga di vapore, si è levata dal reattore numero tre la cui capsula di contenimento, secondo fonti del governo giapponese, potrebbe non essere più integra; un incendio è invece scoppiato presso il reattore quattro, per poi spegnersi spontaneamente.
Purtroppo l’elicottero da carico Ch-47 Chinook che doveva riversare acqua sul reattore numero tre non è riuscito nell’impresa. Il fallimento dell’operazione sarebbe dovuto all’eccessivo tasso di radioattività intorno all’impianto.
Nel frattempo i tecnici della Tepco, la compagnia elettrica che gestisce l’impianto, hanno programmato di servirsi di un generatore diesel in dotazione al reattore sei per pompare altra acqua nel reattore cinque, al cui interno il livello del liquido di raffreddamento risulta essersi abbassato, sebbene le barre di combustibile nucleare rimangano per il momento coperte a sufficienza. Entrambi i reattori erano fermi nel momento in cui la centrale è stata investita dal terremoto di magnitudo 9,0 di venerdì scorso, ma le barre erano comunque al loro posto.Il governo giapponese sta anche valutando se chiedere ufficialmente l’assistenza delle forze armate statunitensi - la cui VII Flotta presta già un appoggio logistico alle operazioni umanitarie e di soccorso - per cercare di riprendere il controllo della centrale.
L’imperatore appare in tv
L’imperatore Akihito si é rivolto in tv alla popolazione affermando che sta pregando per la sicurezza delle persone colpite dal devastante terremoto: «Il numero dei morti aumenta di giorno in giorno e non sappiamo quante persone sono cadute», ha detto Akihito nel breve discorso. «Prego per la sicurezza di quante più persone possibile». L’imperatore ha aggiunto di essere profondamente preoccupato per la crisi in corso nella centrale nucleare di Fukushima.
Toyota riprende parzialmente la produzione Toyota ha annunciato il riavvio della produzione in sette dei suoi ventidue stabilimenti sul territorio giapponese. A ripartire sono state le fabbriche di componenti, così da poter fornire subito pezzi di ricambio al mercato domestico.
Wikileaks accusa il governo: «Sapevano che le centrali erano a rischio»
Il Giappone sapeva da oltre due anni che i suoi impianti nucleari non sarebbero stati in grado di reggere l’urto di un potente terremoto. A rivelarlo è un cablogramma Usa diffuso da Wikileaks, secondo cui nel dicembre 2008 un funzionario dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica informò Tokyo che le norme di sicurezza delle sue centrali erano obsolete e che un violento sisma avrebbe posto problemi seri agli impianti.
Nel documento riportato dal Telegraph si afferma inoltre che le autorità giapponesi si opponevano alla sentenza emessa da una corte per chiudere una centrale, perchè ritenuta insicura in caso di sisma. «L’Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare e industriale ritiene che il reattore sia sicuro e che tutti i test di sicurezza siano stati condotti in modo appropriato», riferirono i diplomatici Usa. Nel 2009, Tokyo riuscì a far revocare la sentenza. Il cablogramma riporta anche la denuncia fatta nell’ottobre 2008 da un deputato giapponese ai diplomatici Usa, secondo cui il governo stava «insabbiando» gli incidenti nucleari.
* IL SOLE 24 ORE, 16.03.2011
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-03-16/nuove-scosse-costa-orientale-082804.shtml?uuid=Aai8ItGD