ANGOSCIA ATOMICA
Si aggrava l’allarme in Giappone
Gli Usa: "Tokyo non dice la verità"
Per gli esperti americani
la situazione è peggiore di quanto
ha dichiarato il Governo
Rischio black out generale
L’ambasciata agli italiani:
"Partite immediatamente" *
TOKYO Gli elicotteri dell’ esercito giapponese hanno gettato tonnellate d’acqua sui reattori surriscaldati della centrale nucleare giapponese di Fukushima, ma la situazione resta a un pelo dalla catastrofe. La Borsa frana, si rischia un immenso black out e, soprattutto, dagli Stati Uniti è stato lanciato un allarme secondo il quale la situazione, quanto al pericolo atomico, è ben più grave di quella descritta da Tokyo.
Il Presidente della Commissione per la regolamentazione del nucleare USA, Gregory Jaczko, lancia l’allarme sulla gravità della minaccia nucleare. Secondo gli esperti americani, almeno uno dei reattori della centrale, il numero 4, pone pericoli molto più gravi di quanto riconosciuto dal governo giapponese. Jaczko ha denunciato che non vi è più acqua, o ve ne è in pochissima quantità, nella piscina in cui si trovano le barre di combustibile usato al reattore numero 4 della centrale di Fukushima Daiici. Le barre, e le radiazioni che emettono, sono quindi quasi completamente, o completamente, esposte all’atmosfera. «Riteniamo quindi che i livelli di radiazione siano estremamente elevati, possibilmente con un impatto sulla capacità di adottare misure correttive», ha quindi affermato. Un portavoce della Tepco, la società che gestisce la centrale nucleare giapponese di Fukushima, ha affermato che nel reattore n.4 c’è ancora acqua nella vasca nella quale viene conservato il combustibile nucleare usato.
Il presidente americano Barack Obama ha parlato al telefono con il premier giapponese Naoto Kan, assicurandogli «tutto l’ appoggio necessario» da parte degli Stati Uniti. Il Dipartimento di Stato americano ha autorizzato ieri sera le famiglie del suo personale all’ambasciata in Giappone a lasciare il Paese, se lo voglionoQuesta autorizzazione, ha precisato Kennedy, riguarda i circa 600 famigliari delle famiglie dei diplomatici americani dell’ambasciata di tokyo, del consolato di Nagoya, a ovest della capitale, e di una scuola di lingue a Yokohama. L’ambasciata italiana a Tokyo ha intanto rinnovato «vivamente l’invito ai connazionali di allontanarsi dalle quattro prefetture colpite dallo Tsunami, dalle prefetture a nord della capitale e dalla stessa capitale».
Il Giappone rischia un blackout su larga scala se i consumi non saranno ridotti a causa del calo della produzione di elettricità. Lo ha detto il ministro dell’Industria, Banri Kaieda, durante la presentazione del piano di emergenza per la fornitura di carburante alle aree colpite dal terremoto, trasmessa in diretta dalla tv pubblica Nhk.
Infine, la Borsa. A Tokyo La Bank of Japan (BoJ) ha deciso di immettere liquidità per 5.000 miliardi di yen per sostenere i mercati, e la Borsa di Tokyo ha terminato di nuovo in calo la seduta: ha limitato le perdite a -1,44%, nel giorno in cui il dollaro ha toccato i nuovi minimi dal dopoguerra contro lo yen, a 76,25. L’indice Nikkei si ferma a quota 8.962,67 punti, cedendo 131,05 punti
* La Stampa, 17/03/2011