Contursi Terme
Il confessore del Papa in visita alla città
CONTURSI TERME. Il sindaco Alfonso Forlenza ha accolto nei giorni scorsi padre Rocco Rizzo, rettore dei Penitenzieri Vaticani e confessore personale di Papa Francesco e del Papa emerito, Benedetto...
di Lucia Giallorenzo *
CONTURSI TERME. Il sindaco Alfonso Forlenza ha accolto nei giorni scorsi padre Rocco Rizzo, rettore dei Penitenzieri Vaticani e confessore personale di Papa Francesco e del Papa emerito, Benedetto XVI. Una visita nel centro storico e alle chiese insieme al presidente della Pro Loco di Ripacandida, Gerardo Cripezzi, all’assessore comunale alla cultura, Gerarda Forlenza, e ad un gruppo di cittadini.
Padre Rocco per l’occasione ha donato alla città alcune copie del suo ultimo lavoro su Giambattista Rossi, “Il parroco santo di Ripacandida”. Tra Contursi e Ripacandida c’è un legame cultura ed ecclesiale, in primis lo stesso patrono, San Donato, vescovo di Arezzo ma anche per aver dato i natali ad altri santi.
Padre Rocco Rizzo è originario proprio di Ripacandida in provincia di Potenza, località che ha dato i natali ai fratelli Rossi, Giambattista e Giovanni, figli di Donantantonio Rossi da Contursi. Padre Rocco ha voluto visitare i luoghi in cui quest’ultimo ha mosso i suoi passi prima di arrivare a Ripacandida.
«Già nel 1992 - spiega l’assessore Gerarda Forlenza - fu fatto un gemellaggio con la cittadina lucana nella ricorrenza della nascita di Giambattista Rossi; ed oggi con la visita di un figlio illustre di Ripacandida si intende proseguire su questa strada per rinsaldare i rapporti che già esistono grazie alle testimonianze del passato».
Giovanni Rossi, arciprete a Contursi dal 1727 al 1751 si adoperò in particolare per alcuni lavori alle chiese, fece compilare l’inventario dei beni che appartenevano della parrocchia, in qualità di vicario generale a Troia conobbe Sant’Alfonso de’ Liguori e infine concorse anche all’apertura della Casa di Materdomini.
Una nipote dei Rossi, suor Maria di Gesù, è inoltre in odore di santità, orfana di padre, dimorò a Contursi presso lo zio materno, don Giovanni. Proprio padre Rizzo sta portando avanti la causa per la sua beatificazione.
* La Città di Salerno, 05 novembre 2018 (ripresa parziale, senza foto).