Caro Biasi
apprezzo molto il cambiamento di piano della risposta. E, per proseguire l’approfondimento, vale la pena - credo - riprendere parte di un intervento (non mio) su un forum precedente:
" A me pare molto più utile osservare che se, da un lato, fino a ieri si ammetteva spensieratamente in Seminario ragazzi che continuavano ad avere una loro vita omosessuale (di questo sono sicuro almeno per certi casi), oggi ci si ponga radicalmente contro di essi.
Quello che manca è un vero e proprio percorso di formazione umana, un percorso sereno ma chiaro. Sia chi accoglieva con indifferenza in seminario un ragazzo gay (e molti sono i casi di questo genere confessati e risaputi) sia chi oggi lo respinge tout-court dimostra una sola cosa: NON SA DARE UN VERO E PRATICO PERCORSO FORMATIVO!
Questo a sua volta significa che dietro alle conclamate apparenze e ai molti documenti scritti le istituzioni cattoliche (ma anche altre istituzioni, visto che questo è un problema sociale molto ampio) non riescono a dare un percorso di formazione perché una singola persona con certe caratteristiche possa costruirsi positivamente.
LA PERSONA RIMARRA’ SOLA e si dovrà costruire una identità da "prete fai da te". Non sempre ce la farà e allora ecco emergere, spesso dopo tanto tempo, gli scandali di tipo sessuale o i fatti di pedofilia nel clero. Così, dietro alla drammatica "caccia ai gay", emerge questo dato, dato reale e inquietante, sul quale pare esistere una incapacità del mondo cattolico ufficiale di CAPIRE la portata della problematica.
Manca una vera e propria convincente confessione: "Non sappiamo affrontare questi problemi e quindi ci arrocchiamo solo su principi teorici. Non sappiamo affrontare i probelmi della vita e quindi finiamo solo per essere i guardiani della legge etica".
Dire semplicemente "NO" non è una risposta e, alla fine, è anche molto comodo. Ma con i semplici "no" ci si esclude da ogni tipo di dialogo e, quindi, ci si isola. Questo non può che portare a nefaste conseguenze che non possono essere esorcizzate attraverso pie aspirazioni devozionalistiche o con la credenza di "magiche" assistenze divine. Dio agisce nell’umano e se l’umano non è pronto e non è in grado di capire, Dio rimane impotente ad agire. Succede, allora, che le chiese logicamente si svuotino (Teologo italiano - cfr. Forum relativo all’art.: IL TERZO MILLENNIO DOPO CRISTO E’ INIZIATO, MA IN VATICANO INVECE DI AVERE FEDE E CORAGGIO DISPERANO ALLA GRANDE?!! "PAPA WOJTYLA, PAPA RATZINGER E I GAY. Una Chiesa senza speranza né futuro". Un urlo evangelico di amore e un invito allo stesso Papa a rinnovare mente e cuore ...).
M. saluti,
Federico La Sala