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PIANETA TERRA. DEMOCRAZIA E TOTALITARISMI....

L’interdipendenza delle civiltà e la grammatica di una cultura globale. "America allo specchio": lo sguardo antropologico di Margaret Mead sugli Stati Uniti. Una nota di Valeria Gennero - a cura di Federico La Sala

sabato 5 luglio 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] La riproposta, oggi, di America allo specchio permette di apprezzare a pieno la lucida lungimiranza con cui Mead aveva ipotizzato l’imminente declino del modello fondato sull’espansionismo permanente, mettendo in guardia dalle conseguenze politiche della progressiva erosione delle premesse puritane che identificano nel successo la ricompensa della virtù e nel fallimento un segno visibile dell’inettitudine. La percezione di un legame tra sforzo e risultato è infatti fondamentale per (...)

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> L’interdipendenza delle civiltà e la grammatica di una cultura globale. --- Antropologia e Società. Margaret Mead e "il punto preciso in cui la civiltà inizia". Prendersi cura (di Katia Girini).

venerdì 23 luglio 2021

PIANETA TERRA: MARGARET MEAD E "LA GRAMMATICA DELLA CULTURA GLOBALE"


PRENDERSI CURA...

“Uno studente chiese all’antropologa Margaret Mead quale riteneva fosse il primo segno di civiltà in una cultura. Lo studente si aspettava che Mead parlasse di ami, pentole di terracotta o macine di pietra. Ma non fu così.

Mead disse che il primo segno di civiltà in una cultura antica era un femore rotto e poi guarito. Spiegò che nel regno animale, se ti rompi una gamba, muori. Non puoi scappare dal pericolo, andare al fiume a bere qualcosa o cercare cibo. Sei carne per bestie predatrici che si aggirano intorno a te. Nessun animale sopravvive a una gamba rotta abbastanza a lungo perché l’osso guarisca.

Un femore rotto che è guarito è la prova che qualcuno si è preso il tempo di stare con colui che è caduto, ne ha bendato la ferita, lo ha portato in un luogo sicuro e lo ha aiutato a riprendersi.

Mead disse che aiutare qualcun altro nelle difficoltà è il punto preciso in cui la civiltà inizia. Noi esprimiamo il nostro meglio quando serviamo gli altri. Essere civili è questo”.

Il punto esatto del senso di comunità e’ la cura e il rispetto dell’altro.

FONTE (LINKEDIN): KATIA GIRINI


Nota:

ANTROPOLOGIA E SOCIETA’: L’IMPEGNO DI MARGARET MEAD AD IDENTIFICARE "LA GRAMMATICA DELLA CULTURA GLOBALE".

SE è possibile sostenere con convinzione e determinazione con Margaret Mead "che aiutare qualcun altro nelle difficoltà è il punto preciso in cui la civiltà inizia", è da dire però che questo "qualcun altro nelle difficoltà" non è tanto e anche qualcuno che ha la "gamba rotta", ma ancor di più e sempre e soprattutto quel qualcuno (e, in questo caso, ogni essere umano) che è appena nato... IL BAMBINO. Dall’accogliere e dall’aver "CURA" di questo essere umano debole, debolissimo, indifeso e "malato", inizia la cultura e l’ABC della civiltà. Non è che non sappiamo più aver cura anche di chi cade e sta male perché non si sa ancora (e più) #comenasconoibambini? E neghiamo ogni giorno e momento quale lungo corteo di persone "assi-cura" e ha assi-curato la vita a ogni essere umano che nasce ed è nato fino ad oggi, per non morire appena nato? A cominciare da ognuno e ognuna, da noi stesse e stesse. O no?! A che gioco si sta a giocare, qui e ora, su tutto il Pianeta Terra?!

Federico La Sala (Linkedin)


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