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UN CODICE ETICO PER IL VATICANO. "DIO NON E’ CATTOLICO" (Carlo Maria Martini). E L’AMORE ( Charitas) NON E’ MAMMONA (Caritas)!!!

FEDE E RAGIONE, DOPO WOJTYLA. L’arroganza di sostituirsi al Creatore e la volontà di guadagno di un Papa che ha stabilito che la sua prima enciclica - dedicata al "Caro-Prezzo" (Benedetto XVI, Deus caritas est, 2006) - fosse a pagamento. Una nota di Roberto Monteforte - e una nota di Federico La Sala

giovedì 16 ottobre 2008 di Maria Paola Falchinelli
Anatema del Papa contro gli scienziati: attratti da facili guadagni
Ricerca, Ratzinger condanna «l’arroganza di sostituirsi a Dio».
E poi mette in guardia sulla «speculazione sfrenata»
di Roberto Monteforte *
La scienza non è in grado di elaborare una sua etica. Deve confrontarsi con la filosofia e con la teologia per evitare che «proceda da sola in un sentiero tortuoso e non privo di rischi» e non cadere «nelle sue patologie». Lo afferma Benedetto XVI ricevendo in udienza i (...)

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> FEDE E RAGIONE, DOPO WOJTYLA. ---- Usa, un senatore vuole fare causa a Dio. Il giudice: è impossibile notificare l’atto all’accusato.

venerdì 17 ottobre 2008

Ernie Chambers, in carica da 38 anni, voleva portare il Signore in tribunale per aver diffuso paura e terrore e di permettere catastrofi e sciagure

Usa, un senatore vuole fare causa a Dio "Respinta, l’Onnipotente non ha indirizzo"

Il giudice: è impossibile notificare l’atto all’accusato

di MARCO PASQUA

Aveva fatto causa a Dio, responsabile, a suo dire, di aver diffuso paura e terrore in tutto il mondo. Ma il procedimento giudiziario non avrà alcun seguito: un giudice del Nebraska lo ha infatti respinto, perché Dio non ha alcun indirizzo al quale poter notificare l’avvio della causa. Si chiude così la vicenda che vede protagonista lo storico senatore democratico del Nebraska, Ernie Chambers, che, il 14 settembre dello scorso anno, aveva depositato la sua provocatoria causa in una corte del Nebraska.

Secondo il documento redatto dal senatore 71enne (definito da molti "l’uomo di colore più arrabbiato di tutto lo Stato"), Dio e tutti i suoi seguaci, sarebbero responsabili "delle continue minacce terroristiche, con conseguenti danni per milioni e milioni di persone in tutto il mondo". Minacce la cui credibilità è avallata, secondo Chambers, "dalla storia personale di Dio".

Nel documento gli si attribuisce anche la responsabilità di "terremoti, uragani, guerre e nascite di bimbi con malformazioni". Ancora: Dio è accusato di aver "distribuito, in forma scritta, documenti che servono a trasmettere paura, ansia, terrore e incertezza, al fine di ottenere obbedienza" da parte degli uomini.

Chambers ha spiegato di aver avviato questo procedimento per dimostrare che "tutti possono avere accesso a una corte, indipendentemente dal fatto se siano ricchi o poveri" e per sottolineare che "ognuno può essere citato in giudizio". Il suo obiettivo era di ottenere dai giudici una diffida, in cui si sarebbe dovuto sollecitare Dio a interrompere ogni genere di "minaccia" sul mondo.

La causa, comunque, non avrà alcun seguito, perché "non è stato possibile reperire un indirizzo ufficiale di Dio". Il giudice Marlon Polk si è appellato a una legge del Nebraska, secondo la quale chi avvia un procedimento giudiziario deve avere l’indirizzo della persona chiamata a difendersi in aula.

Chambers non si dà per vinto, e anzi si è detto soddisfatto della decisione del giudice. "La corte - ha dichiarato - ha ammesso l’esistenza di Dio. La conseguenza di questa decisione è che viene riconosciuta l’onniscienza di Dio. Quindi, se è vero che sa tutto, deve anche essere a conoscenza di questa causa". Il senatore, che è in carica da 38 anni, ha adesso 30 giorni di tempo per decidere se fare appello.

* la Repubblica, 16 ottobre 2008


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