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ITALIA: ABRUZZO. Il presidente della Repubblica visita le zone terremotate, si commuove davanti alle bare. Ringrazia per l’efficenza della macchina dei soccorsi. Poi si lamenta con i giornalisti ...

IL PRESIDENTE NAPOLITANO A L’AQUILA, A ONNA. Non sono qui per farmi fotografare.

sul terremoto bisogna parlare il linguaggio della verità, dice Giorgio Napolitano, che vede "irresponsabilità diffuse" di fronte alla tragedia di edifici antisismici ugualmente crollati travolgendo vite umane.
giovedì 9 aprile 2009 di Federico La Sala
[...] Di fronte allo spettacolo di edifici di recente costruzione, distrutti dal terremoto e che hanno provocato tante vittime, Giorgio Napolitano dice: "Deve esserci un esame di coscienza senza discriminanti né coloriture politiche, riguardo a chi ha avuto responsabilità. Nessuno in questi casi dovrebbe chiudere gli occhi".
"Bisogna vedere - ha aggiunto Napolitano - come sia potuto accadere che non siano state attivate indispensabili norme, che erano state tradotte in legge e chiedersi (...)

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> IL PRESIDENTE NAPOLITANO A L’AQUILA --- A 150 giorni dal terremoto, Giorgio Napolitano è tornato a Coppito, per partecipare al grande concerto di solidarietà diretto da Riccardo Muti davanti a ottomila sfollati, che il celebre direttore d’orchestra ha aperto e chiuso sulle note "dell’Inno d’Italia", come ha tenuto a chiamarlo, dedicandolo dal palco, fra gli applausi, al capo dello Stato (di Alberto Spampinato - NAPOLITANO ALL’AQUILA: C’E’ FIDUCIA NELLE ISTITUZIONI )..

domenica 6 settembre 2009

NAPOLITANO ALL’AQUILA: C’E’ FIDUCIA NELLE ISTITUZIONI

(dell’inviato Alberto Spampinato) *

L’AQUILA - A 150 giorni dal terremoto, Giorgio Napolitano è tornato a Coppito, per partecipare al grande concerto di solidarietà diretto da Riccardo Muti davanti a ottomila sfollati, che il celebre direttore d’orchestra ha aperto e chiuso sulle note "dell’Inno d’Italia", come ha tenuto a chiamarlo, dedicandolo dal palco, fra gli applausi, al capo dello Stato.

Napolitano ha colto l’occasione del concerto per tornare, come aveva promesso, all’Aquila e a Onna, uno dei centri abitati più devastati dal sisma del 6 aprile. Il capo dello Stato ha voluto verificare che l’opera di ricostruzione procede e si sta pensando all’arrivo dell’inverno, ha incoraggiato la Protezione Civile e quanti sono impegnati nell’assistenza ai terremotati e ha voluto dare una nuova iniezione di fiducia alla popolazione che vive ancora nelle tendopoli e proprio in questi giorni comincia ad essere trasferita in alloggi piùidonei ad affrontare i rigori dell’inverno.

"Pare che ci sia molta gente con il morale alto, e gente sorridente, e questo è molto importante. C’é fiducia nelle istituzioni e con quello che è accaduto non era scontato", ha detto dopo avere stretto molte mani in Piazza Duomo. A Onna - accompagnato dalla signora Clio, dal sottosegretario Gianni Letta, dal capo della Protezione civile Guido Bertolaso e dalle autorità locali - il capo dello Stato si è fermato in raccoglimento davanti all’Albero della Memoria, la monumentale rovina sotto la quale il parroco Don Oreste ha collocato una statua della Madonna e un tabellone con l’elenco delle vittime del terremoto del 6 aprile. Poi ha visitato il quartiere di 94 casette prefabbricate in legno di 40-70 metri quadrati realizzate dalla provincia autonoma di Trento, che accoglieranno entro il mese 300 terremotati del piccolo centro. La prima costruzione mostrata al capo dello Stato è l’asilo nido realizzato su un progetto di una studentessa, Giulia Carnevale morta nel terremoto.

Il 9 aprile, visitando Onna, Napolitano era rimasto impressionato dalla visione di quelle povere case distrutte. "Il sisma - aveva detto - le ha praticamente disintegrate, e non è questione di cemento o di solidità delle strutture, ma di esposizione alla forza brutale della natura". Ha commentato quel che si è fatto realizzando quel quartiere modello di case prefabbricate. "E’ un esempio splendido di cosa abbia significato la mobilitazione solidale del Paese dopo il sisma del 6 aprile", ha detto ricordando il contributo congiunto della Germania, della Provincia di Trento, della Croce Rossa, degli italiani che hanno aderito alla sottoscrizione della trasmissione ’Porta a Porta’.

Per i terremotati dell’Abruzzo, ha concluso, "c’é stato un impegno comune da parte delle istituzioni locali, del governo e dell’Italia in tutte le sue espressioni".

* Ansa» 2009-09-06 20:23


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