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PER LA CRITICA DEL CAPITALISMO E DELLA SUA TEOLOGIA "MAMMONICA" (Benedetto XVI, "Deus caritas est", 2006).

"CHI" SIAMO NOI, IN REALTÀ. RELAZIONI CHIASMATICHE E CIVILTÀ: UN NUOVO PARADIGMA. CON MARX, OLTRE. Un saggio di Federico La Sala

LO SPIRITO CRITICO E L’AMORE CONOSCITIVO. MARX, IL "LAVORO - IN GENERALE", E IL "RAPPORTO SOCIALE DI PRODUZIONE - IN GENERALE".
giovedì 29 maggio 2025
"CHI" SIAMO NOI, IN REALTÀ. Relazioni chiasmatiche e civiltà. Lettera da ‘Johannesburg’ a Primo Moroni (in memoriam)
(PER LEGGERE il saggio, aprire il pdf, vedi anche allegato, in fondo.
"ANATOMIA" (GIOVANNI VALVERDE, 1560) E PSICOANALISI (2005).Parlare dell’embrione per dimenticare il mondo. Una risposta-commento di Luigi Cancrini (l’Unità, 28.02.2005, p. 27).
ARTE, TECNOLOGIA, E LETTERATURA: UNA RISATA SEPPELLIRA’ QUEL PIGMALIONE (DI "TALETE"). Un "Sillo", una parodia critica della (...)

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> "CHI" SIAMO NOI, IN REALTÀ --- USCIRE DALLA "GEOMETRIA DELLE PASSIONI" PLATONICHE: "BEN DETTO, VECCHIA TALPA!". UNA BELLA IDEA PER UN’OPERA IN SCENA AL "GLOBE THEATRE" DI SHAKESPEARE.

sabato 5 aprile 2025

"HIC SUNT DRACONES" ("HIC SUNT LEONES"): QUI CI SONO ICOSAEDRI E DRAGHI... *

      • 𝐈𝐜𝐨𝐬𝐚𝐞𝐝𝐫𝐨.Non è il nome di un drago, idra o leviatano che dir si voglia, ma di una figura tridimensionale, un 𝘱𝘰𝘭𝘪𝘦𝘥𝘳𝘰. Il suffissoide -edro deriva dal greco ἕδρα [hedra], ossia, "base", "faccia"; mentre il prefissoide ico- da εἴκοσι [eikosi], "venti". Si ha dunque il latino 𝘪𝘤𝘰𝘴𝘢𝘦𝘥𝘳𝘶(𝘮), dal greco εἰκοσάεδρον [eikosaedron]: un poliedro a venti facce; il prefissoide poli- deriva chiaramente anch’esso dalla lingua greca e significa "molto": poliedro = molte facce.
      • Drago è da rintracciare dalla forma latina di 𝘥𝘳𝘢𝘤𝘰 all’accusativo, 𝘥𝘳𝘢𝘤𝘰𝘯𝘦𝘮 (al genitivo è invece 𝘥𝘳𝘢𝘤𝘰𝘯𝘪𝘴), a sua volta dal greco δράκων [drakon] (al genitivo, δράκοντος [drakontos]), presumibilmente da una più ancestrale radice sanscrita, di cui, sempre dal greco, 𝘥𝘦𝘳𝘬𝘰𝘮𝘢𝘪, "vedo", e 𝘥𝘳𝘢𝘬𝘰, "vedrò", riconducibile pertanto alla radice in ok-/oph-, come in ὄϕις [ophis], "serpente", del resto come in 𝘰𝘧𝘪𝘥𝘪 in italiano, per la credenza antica che i rettili fossero dotati di una vista assai fine; potrebbe anche derivare, attingendo ancora dal sanscrito, lingua indoeuropea, dalla radice dragh-, di cui dragh-ayami, "allungare".
      • L’idra, il serpente dalle numerose teste, deve il nome dal latino 𝘩𝘺𝘥𝘳𝘢, mutuato dal greco ὕδρα [hydra], a sua volta da ὕδωρ [hydor], "acqua". In italiano, il prefissoide idro- ha la medesima origine.
      • Leviatano non deriva né dal latino né dal greco antico, ma dall’ebraico 𝘭𝘪𝘸𝘫𝘢𝘵𝘩𝘢𝘯, "tortuoso", come appunto i serpenti, gli ofidi. [...] (cit.).

QUESTO E’ UN #PROBLEMA DI #FILOSOFIA DEL #LINGUAGGIO, DI #ANTROPOLOGIA, DI #STORIA DELLA "#TRAGEDIA" DELL’#EUROPA, E DI MILLENNI DI #PLATONISMO.

NEL TEMA SI ANNIDA UNA HAMLETICA QUESTION(E) DI SOLIDI E OCCHI (E SERPENTI), SI TRATTA DI CHI PUO’ ACCEDERE ALL’ACCADEMIA DEL #FILOSOFO-#RE DELL’#OCCIDENTE (E DI TUTTA LA #TERRA), DELLA #SCUOLA DEL REGISTA "#PLATONE".

      • "BEN DETTO, VECCHIA TALPA, "WE SAID, OLD #MOLE" (William Shakespeare, "#Amleto", "#Hamlet", I.5).

#SAPERE AUDE! (#KANT). VOLENDO E POTENDO, E’ PROPRIO UNA BELLA #IDEA PER UN’#OPERA DA METTERE IN #SCENA AL "#GLOBE #THEATRE" DI #SHAKESPEARE, ALLA PRESENZA DELLA #REGINA #ELISABETTA I #TUDOR, E VENIR FUORI DA INTERI MILLENNI DI #LABIRINTO (#NIETZSCHE).

      • NOTE:

      • ANTROPOLOGIA, STORIA, LETTERATURA E TEATRO: PLATONISMO DI LUNGA DURATA. A #MEMORIA DI #VIRGINIA WOOLF, a suo #onore e #gloria, forse, è bene ricordare e rimeditare le sue stesse parole: "[...] sarebbe stato impossibile, completamente e interamente impossibile che una #donna scrivesse nell’#epoca di #Shakespeare le #opere di Shakespeare. Immaginiamo, giacché ci riesce così difficile conoscere la realtà, che cosa sarebbe successo se Shakespeare avesse avuto una #sorella #meravigliosamente #dotata, chiamata #Judith, diciamo." (cfr. Virginia Woolf, "Una stanza tutta per sé", in: "Romanzi e Altro", "I Meridiani" Mondadori).

      • MATEMATICA, GEOMETRIA, E FILOSOFIA: LA "REGIA" "ANTROPOLOGICA" DI PLATONE SEGNA ANCORA LA SCIENZA CONTEMPORANEA. Anche Galileo Galilei resta parzialmente "impigliato" nelle tragiche maglie della visione "cosmoteandrica" del #Demiurgo platonico; ne "Il Saggiatore", così egli scrive:
        -  "La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l’universo), ma non si può intendere se prima non s’impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne’ quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto."

*

Federico La Sala


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