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PER LA CRITICA DEL CAPITALISMO E DELLA SUA TEOLOGIA "MAMMONICA" (Benedetto XVI, "Deus caritas est", 2006).

"CHI" SIAMO NOI, IN REALTÀ. RELAZIONI CHIASMATICHE E CIVILTÀ: UN NUOVO PARADIGMA. CON MARX, OLTRE. Un saggio di Federico La Sala

LO SPIRITO CRITICO E L’AMORE CONOSCITIVO. MARX, IL "LAVORO - IN GENERALE", E IL "RAPPORTO SOCIALE DI PRODUZIONE - IN GENERALE".
giovedì 29 maggio 2025
"CHI" SIAMO NOI, IN REALTÀ. Relazioni chiasmatiche e civiltà. Lettera da ‘Johannesburg’ a Primo Moroni (in memoriam)
(PER LEGGERE il saggio, aprire il pdf, vedi anche allegato, in fondo.
"ANATOMIA" (GIOVANNI VALVERDE, 1560) E PSICOANALISI (2005).Parlare dell’embrione per dimenticare il mondo. Una risposta-commento di Luigi Cancrini (l’Unità, 28.02.2005, p. 27).
ARTE, TECNOLOGIA, E LETTERATURA: UNA RISATA SEPPELLIRA’ QUEL PIGMALIONE (DI "TALETE"). Un "Sillo", una parodia critica della (...)

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> "CHI" SIAMO NOI, IN REALTÀ. --- UN PASSO AVANTI E DUE INDIETRO PER SALTARE MEGLIO: "L’ANALISI DELLA MENTE" E IL PROBLEMA "MATEMATICO-ANTROPOLOGICO" DEL "MENTITORE". Un omaggio a Bertrand Russell.

mercoledì 14 maggio 2025

IL "LOGOS" IN "PRINCIPIO" («Ἐν ἀρχῇ ἦν ὁ λόγος»), «DIO NESSUNO L’HA MAI VISTO» (Gv.1,18), E UNA #HAMLETICA #QUESTIONE DI #FILOLOGIA, DI #ANTROPOLOGIA, E DI "PRINCIPI DELLA #MATEMATICA" (#BERTRAND RUSSELL, 1903).

      • Una nota di commento a margine del "vecchio" tentativo di Bertrand Russell, di portarsi sulle ali del "#neutral #monism" ("monismo neutro" ), oltre l’#assolutismo metafisico sia del #materialismo sia dell’#idealismo, e, oltre l’#inferno epistemologico dell’#empirismo, del #razionalismo e, infine, dello stesso #scetticismo.

NELLA "PREFAZIONE" AL SUO LAVORO SULLA "ANALISI DELLA MENTE" (1921), #Russell così scrive: "Questo libro nasce dal tentativo di armonizzare due diverse tendenze, una in psicologia, l’altra in fisica, con cui mi trovo in sintonia, sebbene a prima vista possano sembrare incoerenti. Da un lato, molti psicologi, soprattutto quelli della scuola comportamentista, tendono ad adottare una posizione essenzialmente materialistica, per una questione di metodo se non di metafisica. Rendono la psicologia sempre più dipendente dalla fisiologia e dall’osservazione esterna, e tendono a pensare alla materia come a qualcosa di molto più solido e indubitabile della mente. Nel frattempo i fisici, soprattutto Einstein e altri esponenti della teoria della relatività, hanno reso la "materia" sempre meno materiale. Il loro mondo è costituito da "eventi", da cui la "materia" deriva da una costruzione logica. Chiunque legga, ad esempio, "Spazio, tempo e gravitazione" del professor Eddington (Cambridge University Press, 1920), si renderà conto che un materialismo antiquato non può ricevere alcun sostegno dalla fisica moderna. Credo che ciò che abbia un valore permanente nella prospettiva dei comportamentisti sia la convinzione che la fisica sia la scienza più fondamentale attualmente esistente. Ma questa posizione non può essere definita materialistica se, come sembra essere il caso, la fisica non presuppone l’esistenza della materia. [...]" (cfr. "L’analisi della mente/Prefazione").

Nonostante le buone intenzioni, Russel mostra di non essere affatto ben disposto a staccarsi "meta-fisica-mente" (andare-oltre) né dall’uno né dall’altro dei "due" e a saper realizzare una visione "neutrale" (da "monismo neutro", come vuole), né nei confronti della psicologia né della fisica, e, anzi, di avere (neopositivisticamente e neoidealisticamente) un punto di vista epistemologicamente e kantianamente del tutto "pre-critico"!

IL PROBLEMA "MATEMATICO-ANTROPOLOGICO" DEL "MENTITORE". In particolare nei confronti di "Einstein e altri esponenti della teoria della relatività" e sul libro «"Spazio, tempo e gravitazione" del professor Eddington (Cambridge University Press, 1920)», Russell mostra di ’guardare’ all’oggetto in esame da un punto di vista molto superficiale, e non neutrale!

Eddington, nella sua "Filosofia della fisica" (1939), mostra decisa consapevolezza critica nel suo sostenere che, "se fosse necessario scegliere una guida tra i filosofi del passato, non ci sarebbe nessun dubbio che la nostra scelta cadrebbe su Kant", e, ancora, che, "come riconoscimento, è giusto dire che Kant anticipò in notevole misura le idee a cui siamo ora spinti dagli sviluppi moderni della fisica" (cfr. Arthur S. Eddington, "Filosofia della fisica", Laterza, Bari 1984).

"#NESSUNO E’ IL MIO NOME" ("Οὖτις ἐμοί γ᾽ ὄνομα"): TRACCE PER UNA #SVOLTA_ANTROPOLOGICA. ANCORA E DI NUOVO, E’ NECESSARIO LASCIARE IL VECCHIO "MONDO" E RIPRENDERE IL VIAGGIO CON OMERO E DANTE ALIGHIERI, OLTRE SCILLA E CARIDDI E LE COLONNE DI ERCOLE DEL "#MATRIARCATO" E DEL "#PATRIARCATO", DELLA "CADUTA" E DELLA "TRAGEDIA" DI "VECCHIE" ALLEANZE E DI COSTITUZIONI DOGMATICHE.

CON LA CRITICA DELLA RAGIONE "PURA" E IL "SÀPERE AUDE!" DI ORAZIO E KANT, E, CON LE "COSTRUZIONI NELL’ANALISI" (S. #FREUD, 1937), FORSE, E’ POSSIBILE RIPRENDERE IL "DIALOGO SOPRA I DUE MASSIMI SISTEMI DEL MONDO" DEL #GALILEO (1632) E PORTARSI AL DI LA’ DELLA #DOTTAIGNORANZA E DELL’ASTUZIA (DEL FIDEISMO) DELLA RAGIONE "#UNIVERSALE", NELLA TERRA "ILLUMINATA" DA "DUE SOLI". L’ALBA DELLA MERAVIGLIA: #EARTHRISE...

      • Note:

      • STORIA E STORIOGRAFIA DELLA #SCIENZA E DELLA #FILOSOFIA. "#Freud, #biologo della #psiche": l’opera di Frank J. #Sulloway (Feltrinelli, Milano, 1982), nella recensione dello psichiatra e psicoanalista #FrancoDeMasi. Una "citazione":
      • "Il titolo può anche risultare fuorviante e non sembra rendere giustizia al contenuto di questo libro [...] La tesi centrale è che vi è una continuità nel pensiero di Freud dal periodo del suo stretto interesse biologico a quello dello sviluppo psicoanalitico. L’autore sostiene che, contrariamente a quanto hanno affermato gli studiosi di psicoanalisi, in particolare gli analisti come Jones, che si sono occupati di storia della psicoanalisi e che sottolineano l’importanza dell’autoanalisi per le scoperte psicoanalitiche, Freud, avendo iniziato la sua carriera scientifica come biologo, trovò perfettamente naturale, anche durante gli anni successivi e cruciali delle scoperte analitiche, continuare a collocare l’entità biologica dell’uomo nello stesso cuore del sistema psicoanalitico e che, anche nelle ultime opere, questa fonte di L’ispirazione non venne mai meno anche se non è stata riconosciuta o menzionata." (Rivista di Psicoanalisi).

      • LA #FILOSOFIA E L’#ANTINOMIA ANTROPOLOGICA DEL COSIDDETTO "#PARADOSSO DEL #MENTITORE": "I PRINCIPI DELLA MATEMATICA" (#BERTAND RUSSELL). SCHEDA EDITORALE:
      • "Pugnace censore di ogni forma di dogmatismo e fanatismo, è stato uno dei fondatori della filosofia analitica e ha avuto un ruolo di primo piano, con G. E. Moore, nella "rivoluzione" che ha travolto l’idealismo della filosofia anglosassone d’inizio Novecento: rivoluzione di cui i #Principidellamatematica (1903) rappresentano uno dei testi fondativi. "L’opera - scrive #Russell - ha un duplice scopo: primo, provare che tutte le proposizioni della matematica pura sono deducibili da un numero piccolissimo di principi logici fondamentali; [...] secondo, spiegare i concetti fondamentali che la matematica accetta come indefinibili - un compito puramente filosofico, e io non mi illudo di aver fatto altro che indicare un vasto campo di ricerche" (cit.).

      • PIANETATERRA E #COSMOTEANDRIA: TRACCIA PER UNA #SECONDA #RIVOLUZIONE COPERNICANA (#KANT, 1724- 2024).
        -  STORIA DELLA #CIVILTA’ E #FILOLOGIA: COME IL #PRINCIPIO ANTROPOLOGICO (TEOLOGICO E COSMOLOGICO) E’ STATO DECLINATO DALL’#ANDROCENTRISMO (PLATONICO-PAOLINO ED HEGELIANO), NEI SECOLI DEI SECOLI, FINO A DIVENTARE "PRINCIPIO #ANTROPICO", IN UNA SINTETICA "#PIRAMIDE" PROPOSTA DAL "#SAPIENTE" (1510) DI #BOVILLUS (v. allegato): "The #Stages of #Man (1510)", by Charles de #Bouelles (c. 1470-1553).

Federico La Sala


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