Se un cittadino sceglie di togliersi la parola, ciò avviene poiché pensa la sua opinione sia ininfluente ai fini della buona amministrazione della cosa pubblica. Se compie la medesima azione una voce dei cittadini, cioè un organo di informazione (soprattutto se questo è un organo indipendente da qualsiasi partito o comitato o consorteria), vuol dire che molte opinioni, di molti cittadini, risultano ininfluenti ai fini della buona amministrazione della cosa pubblica. Se questo accade, tutti dovremmo interrogarci sulle ragioni che hanno provocato tale scelta.
Io penso che non dovremmo mai, in alcun caso, privarci dei nostri diritti, ma provo anche un grande rispetto per coloro che praticano lo sciopero della fame e/o della sete. La redazione della Voce di Fiore sta facendo questo. Come possiamo sostenerli? Possiamo farlo dando voce alla loro scelta di tacere, anzitutto.