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Candidature

Lidia Menapace per la Presidenza della Repubblica. Aperta, sulla Voce, la discussione sulle candidature, con la rubrica "Presidenza della Repubblica". L’iniziativa è dell’inossidabile san Federico La Sala

venerdì 5 maggio 2006 di Emiliano Morrone
LA NONVIOLENZA ALLA PROVA
Occorre uscire dalla subalternita’, dalla marginalita’, dalla nostra stessa accidia che ci rende subalterni e complici.
Piantarla di bersi la bubbola secondo cui la nonviolenza e’ cosuccia da praticare tra le devozioni domestiche ma quando si passa alla grande politica allora ci vogliono gli orchi.
E’ vero il contrario: la nonviolenza e’ oggi tout court la grande politica.
*
Poiche’ e’ grande politica il lavoro teorico e pratico di Vandana Shiva e dei movimenti (...)

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> Lidia Menapace per la Presidenza della Repubblica. Aperta, sulla Voce, la discussione sulle candidature, con la rubrica "Presidenza della Repubblica". L’iniziativa è dell’inossidabile san Federico La Sala

domenica 7 maggio 2006

Caro Federico, cosa risponderti ? Non ho bisogno di Ruini o di Ratzinger per capire determinatè realtà, che a te, a quanto pare, sfuggono ! Leggerai sicuramente moltissimo, caro Prof., ma non basta solo leggere, ma CAPIRE e ANALIZZARE la realtà. Non è forse questo il compito della filosofia ? Un tipo di conoscenza che deriva dall’ANALISI ? Si procede per aggiustamenti e approfondimenti di concetti in uno scambio tra mente e realtà, tra realtà e mente. Probabilmente viviamo in realtà diverse. Sicuramente abbiamo avuto una educazione scolastica differente (io ho frequentato una scuola cattolica privata, dove era proibito leggere l’Unità e "Il Capitale"; dove nel programma di filosofia non era contemplato Freud e solamente accennato Marx, ma ciò non mi ha impedito di leggere il padre della psicoanalisi o il genio tedesco, durante le vacanze estive). Da giovane, come credo tu sia, ero anche io un anticlericale, amico di anarchici (figli della buona borghesia milanese!); allora, essere "rosso" o "cinese", era di moda, faceva tendenza. Erano gli anni settanta, gli anni di piombo, gli anni delle BR in Italia, della Rote Armee Fraktion in Germania, gli anni delle stragi, dei morti innocenti, del rapimento e omicidio di Aldo Moro, gli anni della strategia della tensione.. Anni in cui, dopo la crescita economica e culturale degli anni sessanta, si potevano finalmente risolvere nel nostro Paese, in maniera determinante, alcuni problemi fondamentali, come la "questione meridionale".

Ora mi chiedo: dov’era in quegli anni il nostro caro Federico ? Era già nato ? Andava già a scuola ? Per capire, non basta solo leggere la storia e la politica di un Paese, bisogna esserne stati testimoni, averla vissuta.

Comunque ancora non hai risposto alla mia domanda: come combattere il terrorismo e la minaccia iraniana? Basta forse un bel raduno all’Arena di Verona ?

Saluti


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