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Emigrazione

I giovani vanno via. Le menti non rimangono perché mancano spazi

lunedì 30 maggio 2005 di Emiliano Morrone
Sulla gravissima e taciuta partenza dei giovani, a San Giovanni in Fiore, che continua nonostante il progresso

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> I giovani vanno via. Le menti non rimangono perché mancano spazi

martedì 31 maggio 2005
Carisimo Emiliano quello che affronti nelle pagine on-line del tuo giornale, e’ un problema molto serio. I giovanni vanno via dal paesello per cercare non solo fortuna ma un buo posto dove vivere degnamente, dove i diritti di ogni cittadino vengono rispettati e tutelati. Se e’ vero che i giovani sono il futuro di un paese allora il destino di san giovanni e’ quello di morire. Sono oramai molti anni che vivo fuori casa, e’ la cosa che mi fa rabbia e’ che nulla e’ cambiato anzi le cose sono peggiorate . Sono capitato fuori dai comuni giorni di rientro e quello che ho notato e’ che non c’e’ niente da fare, non c’e’ uno spazio pubblico dove andare e distrarsi un po’, uscire dalla ruotine della vita quotodiana e’ impossibile, abbandonarsi un po’ ai pensieri. Non c’e’ uno spazio verde dove rilassarsi. I raggazzi sono abbandonati a loro stessi non hanno altro da fare che bere una birra ,fumarsi una canna, farsi un tiro di coca e passeggiare nel fatidico corso Roma. Alcolismo e droga sono problemi che si sono ampliati nel tempo. Quante risse e pestaggi per uno sguardo di troppo magari fatto incompevolmente. Negli anni ottanta novanta quando frequentavo la Ragioneria le cose erano un po diverse, ci si divertiva, si praticava un po di vita politica frequentando la vecchia e cara sezione della FIGC vicino al Modernissimo ci si dava un po’ da fare non cadere nelle grinfie del dolce far niente.La colpa di questa situazione non puo’ che essere dei nostri politici, "troppo belli" e poco incisivi nella vita quotidiana. Andrebbero tutti denunciati per aver tradito la Patria , non aver rispetato la costituzione e i diritti dei cittadini che da essa sono sanciti. Hanno chiuso non solo gli occhi ma tutti gli orifizi davanti a questa situazione. pensa alla piscina comunale, non solo naturalmente ma e’ il caso piu’ emblematico, forse tocchera’ a mio figlio ma sono alquanto pessimista. Negozianti prestati alla politica e politici venditori di fumo hanno portato sempre di piu’ il nostro caro paese alla rovina sociale ed economica. La giunta Succurro in due legislazioni non e’ riuscita a costruire nulla che possa ovviare a questa situazione,e la cosa piu’ triste ed incredibile e’ che sono ancora li’ attaccati con chi sa che cosa alla poltrona . oh mamma mia. si prevedono periodi molto tristi e bui per il paesello.il riprendere dell’emigrazione verso il nord ne e ’ una prova. siamo ai livelli degli anni 50 dello scorso secolo, intere famiglie abbandonano tutto e vanno a cercare fortuna altrove. Per conto mio sto cercando di trovare il tuo stesso coraggio ,un giorno rientrare a casa. La casa e’ il paese e la terra dove sono nato, mi mancano molto i paesaggi fantastici della sila, il fresco dell’ombra dei pini, il freddo della jumara e la cara immacolata neve.Credo che tutti i ragazzi di cui fai nomi nel tuo articolo siano stanchi di sentirsi stranieri in una terra che non e’ la loro, per molti il loro sogno e’ quello di ritornare un giorno nella terra che gli ha dato la vita, almeno questo e’ il mio. La PACHA MAMA per gli aztechi e’ tutto, e’ vita morte e speranza . Un popolo senza terra e’ un popolo che non ha storia e noi di storia ne abbiamo molta da raccontare. un grandissimo saluto.

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