Dalle tasse a Vladimir Luxuria il popolo Cdl tra slogan e insulti
ROMA - La fantasia fiorisce in piazza. Ma anche la volgarità. E se la prima trova in Romano Prodi, il bersaglio migliore, la seconda colpisce dove può, spesso dove è più facile. "Prodi boia, Luxuria la sua troia", è uno dei motti della piazza di centrodestra destinato a far discutere. I manifestanti della Cdl (meno l’Udc) si scatenano con slogan, manifesti, cartelli dando vita a un colorato gergo antigovernativo. A volte, anche rivolto contro i ’parenti-serpenti’ che manifestano a Palermo. Ecco una carrellata degli slogan portati in piazza.
"Occorre coraggio perché Prodi è di passaggio".
"Più libertà, meno Prodi"
"Prodi zingaro"
"Noi non siamo democristiani" (contro l’Udc)
"Luxuria pisciati addosso" (Azione giovani dell’ università Romatre)
"Contro il regime per la liberta’’
"Meno tasse, più lavoro, meno Prodi"
"Governo delle tasse"
"Prodi perchè mi odi?"
"Una sinistra ’tassassina’, questa è una rapina"
"Bugiardi!"
"Istria, Fiume, Dalmazia: ritorneremo!"
"Ti sei dimenticato di imporre tasse sui ciucci"
"Governo mortadella"
"Prodin Hood: ruba ai ricchi e pure ai poveri, minchia mì futtiu a tutti" (delegazione siciliana di Forza Italia)
"Forza Silvio non svenire, tanto Prodi sta per finire"
"Prodi ci hai rotto anche le ossa"
"Prodi fai Casini"
"Prodi Park: un governo di figli di sultana";
"Prodi, il carnevale d’Italia"
"Prodi: canne, tasse e indulto"
"Finanziaria 2007: sotto l’albero quest’anno tasse, insulti e un altro inganno"
"Dalla Transilvania con amore"
"La banda bassotti" (riferito a Padoa-Schioppa, Prodi e Visco)
"Prodi trema...è tornata la balena!" (militanti Dc)
"Prodi al governo: povera Italia"
"Dalle fabbriche all’università il comunismo non passerà"
"Casa, lavoro, stato sociale, Fiamma tricolore orgoglio nazionale"
"A fine mese d’affitto morirai, voglio il mutuo sociale", "Droga, degrado, immigrazione, stanno distruggendo la nazione"
"Prodi infame per te ci sono le lame" (giovani Fi, Lega, An)
"Governo stalinista ti abbatteremo a vista" (giovani Fi, Lega, An)
"Prodi, Prodi, Prodi, boia, boia, boia" (giovani Fi, Lega, An)
"Roma cristiana mai musulmana" (Lega)
"Contro il comunismo habemus Silvium"
"Prodi non ci ridurrai in mutande"
"O Gesù dagli occhi buoni fa che torni Berlusconi"
"Bersani al soldo delle coop"
"Mortadella solo per te la vita è bella"
"Sindacalisti prima di governare imparate a lavorare"
"Governo Prodi: soviet, trans, ex Dc, no global, islamici e brigatisti"
"No all’Italia avvelenata dalla mortadella avariata"
"Il diavolo veste Prodi"
"+ tasse + tasse+ tasse + tasse + tasse... i coglioni sono serviti"
"Prodi boia, Luxuria è la tua troia" (sostenitori di An)
"Abbasso il terun" (Lega)
"Prodi Tze Tung tornatene in Cina"
"Non siamo venuto a vedere il cupolone, Padoa Schioppa sei uno sbruffone"
"Non siamo venuti a vedere il Colosseo, ma a protestare contro un Governo babbeo"
"Pontida, ce l’abbiamo duro"
"Prima avevamo la bocca piena, adesso abbiamo le tasche vuote..."
(la Repubblica, 2 dicembre 2006)
I ripetuti attacchi dei manifestanti agli omosessuali scatenano la polemica. "Berlusconi, Bossi e Fini devono dissociarsi dalle gravi offese"
Slogan contro Luxuria, insorge l’Arcigay. "I leader della Cdl chiedano scusa"
ROMA - Era inevitabile. L’Arcigay insorge contro gli slogan volgari dei manifestanti di centrodestra che hanno insultato a più riprese gli omosessuali. "Berlusconi, Fini e Bossi, al di là delle posizioni politiche che esprimono, abbiano il coraggio di dissociarsi dalle gravi offese arrecate dai loro militanti nei confronti delle persone omosessuali" dice il segretario nazionale Aurelio Mancuso.
Non sono piaciute le offese strillate da alcuni protagonisti della piazza della Cdl. Non è piaciuto quel "Prodi boia, Luxuria è la sua troia", che vince l’oscar della volgarità. Ma neppure i cartelli con "Camera con cesso" che raffiguravano un Prodi a forma di water e con i nomi di Franco Grillini, Titti De Simone e Vladimir Luxuria risucchiati. E quelle parodie dei Gay Pride con le nuove leve di Fi, An e Lega a sfilare travestiti da spose, per dimostrare contro i matrimoni omosessuali. I giovani della Cdl, dice l’Arcigay, hanno esagerato e i leader ora si devono dissociare e chiedere scusa.
Si è trattato, prosegue Mancuso, "di uno spettacolo indecoroso, offensivo, tendente come al solito a discriminare ed offendere la dignità dei gay, delle lesbiche, dei transgender".
E chiosa: "Altro che partito delle libertà. Mentre Berlusconi urlava alla piazza la difesa della famiglia nata dal matrimonio tra un uomo e una donna, (peccato che lui di famiglia ne ha avuta più di una) diversi militanti del Polo davano sfogo ai più bassi istinti omofobici e transfobici".
Al coro dello sconcerto si uniscono anche i giovani Comunisti del Prc. In una nota i portavoce nazionali Elisabetta Piccolotti e Federico Tomasello stigmatizzano l’accaduto, allargando la denuncia anche ad altri attacchi: ’’Slogan irripetibili, di una violenza inaudita come quelli che i giovani di Fi, An, Lega hanno rivolto contro la parlamentare del Prc Vladimir Luxuria o come quelli che invocano addirittura ’le lame’ contro Prodi, testimoniano un legame, che stiamo denunciando da tempo, tra le forze politiche del centrodestra e l’escalation di violenza’’.
(la Repubblica, 2 dicembre 2006)