Dopo l’attentato di ieri, la metropoli indiana sconvolta cerca di tornare alla normalità I gruppi separatisti del Kashmir respingono le accuse: "Atto barbaro" Bombay, 200 morti e 714 feriti Sospetti su gruppo legato ad Al Qaeda Papa Bendetto XVI: "Un atto insensato contro l’umanità"*
BOMBAY - Si aggrava il bilancio degli attentati sui treni a Bombay (ora Mumbai): secondo le autorità ci sono almeno 200 vittime e 714 feriti. Tre detonatori e due timer sono stati trovati nei pressi di tre delle sette stazioni dove si sono verificate le esplosioni.
L’azione terroristica non è ancora stata rivendicata, ma i sospetti ricadono sui gruppi separatisti del Kashmir. Adesso si teme che qualche cellula impazzita abbia trovato un legame stretto con Al Qaeda. D’altra parte il gruppo Lashkar-e-Taiba ("L’armata dei puri") - maggiormente sospettato - ha smentito il proprio coinvolgimento negli attentati.
Oggi il segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, ha espresso la sua solidarietà con il popolo indiano, definendo "ingiustificabili" azioni di questo tipo. "Il terrorismo - ha proseguito Annan - rappresenta una delle minacce più gravi per la sicurezza e la pace internazionali, per questo urge un’azione coordinata di tutti i Paesi per sconfiggerlo".
La condanna del Papa. Anche il Papa che si dice "profondamente addolorato" definisce l’atto terroristico "atto insensato contro l’umanita". In un telegramma fatto pervenire alle autorità civili ed ecclesiastiche indiane dal cardinale Angelo Sodano, segretario di Stato uscente, il pontefice assicura preghiere e vicinanza spirituale a tutti coloro che in queste ore stanno soffrendo e "sui numerosi feriti invoca il dono della forza, della consolazione e del conforto".
Oggi Bombay tenta di tornare alla normalità. Le ferrovie funzionano, in città sono attese le maggiori cariche dello Stato. Non c’è stata nessuna manifestazione; scuole, uffici e negozi hanno aperto normalmente. Anche la linea ferroviaria è stata ripristinata e i treni a lunga percorrenza hanno svolto il normale servizio, perfino sulla direttrice occidentale colpita dalle bombe. E ci sono molti cittadini disperati alla ricerca di notizie sui familiari.
Prime indagini. "Si è trattato di un’operazione coordinata e ben preparata". Queste le prime parole del capo della brigata antiterrorismo incaricato dell’indagine sugli attentati. "E sembra che dietro tutto questo ci sia un’importante potenza", ha proseguito. La polizia sta tentando di capire quale tipo di esplosivo sia stato utilizzato dai terroristi e, visto l’impatto delle esplosioni, sembrerebbe che si tratti di Rdx o di esplosivo al plastico.
Il quotidiano Indian Express, citando responsabili coperti da anonimato, ha detto che la polizia sta ricercando due uomini sospettati di aver collocato degli ordigni in uno dei treni della stazione di Borivili. Secondo il giornale, la polizia ha fatto un identikit di un giovane che è salito e poi sceso precipitosamente dal treno.
I maggiori indiziati. I sospetti della polizia ricadono principalmente sul gruppo Lashkar-e-Taiba (Let), considerato legato a Al Qaida e con sede in Pakistan. Ma il gruppo smentisce con fermezza ogni coinvolgimento e già ieri il portavoce Abdullah Ghaznavi, ha definito gli attentati "atti disumani e barbari". Ma per gli inquirenti il Lashkar-e-Taiba resta il maggior sospettato, con la complicità del SIMI (Student Islamic Movement of India), con base a Mumbai che già in passato si era reso complice del LeT.
A far propendere gli inquirenti per il LeT come responsabile delle bombe, anche il tipo di esplosivo usato, l’RDX, sempre usato in passato dal Lashkar, e la doppia coincidenza delle elezioni nella zona del Kashmir occupato dal Pakistan e della data, quell’11 ricorrente in tutti gli attentati riconducibili ad Al Qaeda o a gruppi ad essa collegati come il LeT.
La polizia, inoltre, ha fatto sapere che il presunto terrorista del LeT arrestato ieri a New Delhi aveva ricevuto nella stessa giornata di ieri diverse telefonate sia da Bombay che da Srinagar, la capitale estiva del Kashmir dove nel pomeriggio c’erano state cinque bombe che avevano ucciso almeno cinque turisti indiani.
Al margine, ma sempre fra i sospettati, anche l’Hizb-ul-Mujahidin, una coalizione di una decina di gruppi separatisti islamici del Kashmir, che come il Let ha base in Pakistan, ha condannato gli attentati definendoli "scandalosi". (12 luglio 2006)