12 ottobre 2006. *
Oggi ricorre il 514° anniversario di quelli che, sbugiardando la storia, chiamano la scoperta dell’America. In realtà si è trattato di una occupazione cui sono seguiti 514 anni di oppressione e di violazioni dei diritti umani. Unisco la mia protesta a quella degli amici dell’APM Sudtirolo che ricordano i milioni di vittime che questo evento ha causato e continua a causare.
"La conquista dell’America, scrivono, è stata di fatto il più grande genocidio della storia, una eliminazione in massa di persone e popoli interi provocate dalla guerra, dallo sfruttamento brutale ai lavori forzati e dall’annientamento delle culture: la conquista materiale e la conquista spirituale andavano pari passo. Ma le violazioni dei diritti umani nei confronti delle popolazioni originarie non sono mai cessate, e questo vale anche nel caso del Popolo Mapuche, presente in Argentina e Cile".
Sentite cosa scriveva, tra l’altro, Fray Bartolomé de Las Casas, testimone oculare degli eccidi, nella Brevìsima Relaciòn de la Destrucción de Las Indias:
"Entravano gli Spagnoli nei villaggi e non risparmiavano né bambini né vecchi né donne incinte sventrandoli e facendoli a pezzi. Facevano scommesse su chi sarebbe riuscito con una solo colpo a sventrare un indio o a tagliargli la testa. Strappavano i bambini dal petto delle madri e li lanciavano contro delle pietre. Agli uomini tagliavano le mani. Altri erano legati a fasci di paglia e bruciati vivi. E li inchiodavano un palo in bocca affinché non si sentissero le urla. Per mantenere i cani ammaestrati a uccidere, portavano molti indios incatenati, e li facevano mordere e uccidere e ne facevano una carneficina pubblica di carne umana... Io sono stato testimone di tutto ciò e di tante altre crudeltà mai viste né sentite prima."
................ NOI: I CIVILI !........ I CRISTIANI !.............
Aldo Antonelli