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Poesia della settimana

I ragazzi che si amano - di Jacques Prévert

venerdì 11 agosto 2006 di Vincenzo Tiano
I ragazzi che si amano
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell’abbagliante splendore del loro primo (...)

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> I ragazzi che si amano --- La filosofia svela i pregiudizi: Nicla Vassallo prova a fare chiarezza su omofobia e diritti umani (di Pazquale Quaranta)

mercoledì 13 maggio 2015

Gay, la filosofia svela i pregiudizi: "Perché il matrimonio same sex non è contro natura"

Nicla Vassallo pubblica un nuovo saggio a favore del matrimonio gay. La filosofa, stimata per i suoi contributi innovativi in diversi campi di studio - dall’epistemologia alla metafisica ai gender studies - prova a fare chiarezza su omofobia e diritti umani

di PASQUALE QUARANTA (la Repubblica, 12 maggio 2015)

"Gay e lesbiche debbono potersi sposare, se desiderano, e non c’è argomentazione valida contro, sempre che l’eterosessualità non permanga un dogma". Parola di Nicla Vassallo, ordinaria di Filosofia teoretica all’università di Genova, che con il suo nuovo libro Il matrimonio omosessuale è contro natura: Falso! (Laterza) demolisce molti luoghi comuni: dalla minaccia del matrimonio gay alla famiglia tradizionale alla complementarità tra uomo e donna. “Chi osteggia l’omosessualità e il matrimonio same sex - scrive Vassallo - dà prova non solo di irrazionalità, ma di vera e propria barbarie”.

Nel nostro paese si discute di matrimonio same-sex sotto diversi profili: psicologico, sociologico, politico, religioso. In pochi, invece, affrontano l’argomento sotto il profilo filosofico. Perché?

Perché la buona filosofia ci impone di ragionare bene e quando si ragiona bene si trovano solo pregiudizi contro il matrimonio same-sex.

Il suo libro sembra “sposare” un certo pensiero naturalista che ascrive ad ogni cosa naturale le caratteristiche di bene, di bontà, di autenticità. Ma se anche dimostrasse che l’omosessualità è naturale, o comunque non è contro natura, saremmo punto e a capo, io credo. Non sono forse naturali anche i terremoti, le malattie, e finanche la morte?

Il mio volume si oppone al facile richiamo totalizzante della natura: nel regno naturale esistono molte specie che tra loro intrattengono relazioni omosessuali, eppur tra loro non ci si sposa, poiché il matrimonio rimane un contratto stabilito tra umani, intrisi di cultura. Nel matrimonio non vi è nulla di naturale, e in troppi confondono natura, con comportamenti equivalenti al buono o alla tradizione. Della natura ci debbono parlare le scienze. Del matrimonio occorre comprendere il decorso nel tempo e nelle varie culture. Non si è mai data un’unica tipologia di matrimonio. E ciò non esclude affatto che alcuni matrimoni, specie eterosessuali (per quanto ne sappiamo), siano terremoti che infine conducono a grandi sofferenze. Gay, Nicla Vassallo: "Filosofia contro pregiudizi"

Nei dibattiti sui diritti delle persone omosessuali ci si trova sempre in Italia, prima o poi, a doversi confrontare con la religione cattolica. C’è da aspettarsi un’apertura della Chiesa su questo tema?

Mi pare un errore imputare alla Chiesa cattolica colpe che ha solo parzialmente. Parecchie religioni, inclusa quella cattolica, si sono attestate con decisione contro il matrimonio same-sex. Però nessuna Chiesa può incidere sulla possibilità e necessità del matrimonio civile, etero e omo. Sempre che si tratti di Chiese sensate, coerenti con se stesse, e prive di focosi fanatismi, e che la distinzione tra Chiesa e Stato venga tracciata con netta chiarezza. Questo per limitarmi al cosiddetto Occidente.

Per quanto riguarda i paesi di origine islamica invece?

La crudeltà praticata nei confronti di lesbiche e gay dovrebbe essere condannata in modo deciso. Come da noi dovrebbero venir posti in discussione donne e uomini etero che si accompagnano con donne e uomini di omofobe convinzioni (occidentali, musulmani e altro senz’altro inclusi). L’omofobia è una malattia psichica e al contempo somiglia da vicino ad altre malattie-ideologiche: basti pensare a cosa è accaduto a lesbiche e gay sotto i regimi dittatoriali - il nazismo, e non solo - con le vittime che ha mietuto, rimane quello che la nostra mente non dovrebbe mai dimenticare.

La teoria gender è diventata nelle ultime settimane un vero e proprio tormentone mediatico: di cosa si tratta e qual è la posta in gioco?

Se inseriamo l’espressione “ideologia di genere” in un motore di ricerca comprendiamo che essa resta una sorta di invenzione: nulla da spartire con la critica filosofica. La teoria gender prevederebbe che maschi e femmine abbiano educazione, modelli e ruoli sociali differenti, a partire dal mero sesso di appartenenza. Ma le caratteristiche che generalmente si fanno discendere dai sessi sono costruzioni sociali e culturali. Possiamo, e forse dobbiamo, essere contro la differenza sessuale come contro la differenza di genere, perché tali differenze impongono stereotipi, disparità tra i sessi e discriminazioni verso chi non si adegua. È in gioco il controllo sui corpi e il diritto all’autodeterminazione nelle scelte affettive e sessuali. Ma, a mio avviso, anche questa presa di posizione non comporta essere contro il matrimonio omosessuale.


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