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Poesia della settimana

I ragazzi che si amano - di Jacques Prévert

venerdì 11 agosto 2006 di Vincenzo Tiano
I ragazzi che si amano
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell’abbagliante splendore del loro primo (...)

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> I ragazzi che si amano --- "Io non giudico l’amore": la sigla del Padova Pride 2015. Mattarella: "E’ disumanità". Obama: "Tutti devono poter vivere senza paura".

domenica 17 maggio 2015

Omofobia, Mattarella: "E’ disumanità". Obama: "Tutti devono poter vivere senza paura"

In occasione della nona Giornata internazionale istituita dal Parlamento Europeo, il capo dello Stato incoraggia "chi continua a battersi contro ogni forma di discriminazione basata sull’orientamento sessuale". Boldrini, varare presto legge per contrastare questo odioso fenomeno *

ROMA - "Le discriminazioni, le violenze morali e fisiche, non sono solo una grave ferita ai singoli ma offendono la libertà di tutti, insidiano la coesione sociale, limitano la crescita civile. Dobbiamo promuovere il rispetto delle differenze laddove invece la diversità scatena reazioni intolleranti. E dobbiamo parlarne con i giovani, perché purtroppo continuano a registrarsi atti di bullismo contro ragazze e ragazzi, che talvolta spingono alla disperazione". Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Giornata nazionale contro l’omofobia e la transofobia. "Si tratta di espressioni di disumanità insopportabili - aggiunge - che vanno contrastate con un’azione educativa ispirata alla bellezza di una società aperta, solidale e ricca di valori".

Dagli Stati Uniti anche il messaggio di Barack Obama: "I diritti di lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT) sono diritti umani. Tutti devono poter vivere senza paura, violenza, discriminazione, indipendentemente da chi sono e da chi amano", affermano con una nota il presidente americano e la first lady Michelle Obama. "Orgoglioso" dei passi che gli Usa hanno compiuto per rendere una priorità i diritti LGBT nel mondo, ha continuato, "questa battaglia non sarà vinta in un giorno. Ma continueremo a lavorare in questa direzione negli Usa e all’estero".

La battaglia contro la discriminazione. Continuare a battersi contro la discriminazione è anche il pensiero del presidente italiano. "In occasione della nona Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia, istituita per iniziativa del Parlamento Europeo nel 2007, desidero incoraggiare quanti in questi anni si sono battuti e continuano a battersi contro ogni forma di discriminazione basata sull’orientamento sessuale delle persone" afferma Mattarella. "Il principio di uguaglianza, sancito dalla nostra Costituzione e affermato nella Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione europea, non è soltanto un asse portante del nostro ordinamento e della nostra civiltà. Esso costituisce un impegno incessante per le istituzioni e per ciascuno di noi. Rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della personalità umana è una responsabilità primaria, dalla quale discende la qualità del vivere civile e della stessa democrazia", continua il presidente. Campagna anti omofobia della Gay Help Line: "Felicità è un diritto"

Boldrini, varare presto legge. "L’omofobia non è accettabile in una società democratica" dice il presidente della Camera, Laura Boldrini. "Mi auguro - aggiuge - che anche il nostro Paese possa quanto prima dotarsi di una legge in grado di contrastare questo odioso fenomeno. Da sola non basterà certo a sradicare e a neutralizzare i pregiudizi, contro i quali è necessario un profondo lavoro culturale, ma intanto colmerà un troppo lungo vuoto normativo. Essere europei significa anche garantire a tutti gli stessi diritti". "Non può accadere - prosegue il presidente dall Camera in una nota - che nelle scuole i ragazzi e le ragazze omosessuali debbano subire così frequentemente atti di violenza e bullismo. Ed è egualmente intollerabile ogni forma di discriminazione basata sull’orientamento sessuale che continua a manifestarsi nello sport, come testimoniano anche le cronache di questa settimana. La giornata mondiale contro l’omofobia e la transfobia, che si celebra oggi, non può avere nel nostro Paese nulla di rituale o di scontato, perchè continuano ad arrivare troppo spesso preoccupanti segnali di intolleranza".

Bullismo. "Le discriminazioni, le violenze morali e fisiche, non sono solo una grave ferita ai singoli ma offendono la libertà di tutti, insidiano la coesione sociale, limitano la crescita civile. Dobbiamo promuovere il rispetto delle differenze laddove invece la diversità scatena reazioni intolleranti - aggiunge il capo dello Stato -. E dobbiamo parlarne con i giovani, perché purtroppo continuano a registrarsi atti di bullismo contro ragazze e ragazzi, che talvolta spingono alla disperazione. Si tratta di espressioni di disumanità insopportabili che vanno contrastate con un’azione educativa ispirata alla bellezza di una società aperta, solidale e ricca di valori".

"Cammino di libertà". "Contro l’inciviltà delle discriminazioni e delle violenze molta strada è stata fatta, eppure il cammino è ancora lungo - dice Mattarella -. E’ il cammino di una libertà come pieno sviluppo dei diritti civili, nella sfera sociale come in quella economica, nelle sfera personale come in quella affettiva. Libertà anche come responsabilità. E’ compito della società nel suo insieme abbattere i pregiudizi dell’intolleranza. E costruire al loro posto una cultura che assuma l’inclusione come obiettivo sociale, che applichi il principio di eguaglianza alle minoranze, che contrasti l’omofobia e la transfobia, perché la piena affermazione di ogni persona è una ricchezza inestimabile per l’intera comunità".

La storia. La Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, ricorda come il 17 maggio del 1990 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) eliminò l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali. Ci vollero ancora quattro anni perché la decisione divenisse operativa, con la successiva edizione del Dsm (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders), il quarto, stilato nel 1994. L’Ue ha fatto propria questa data nel 2007, con una risoluzione del Parlamento europeo e il 17 maggio è diventata la Giornata internazionale da dedicare ogni anno al contrasto dell’omofobia e della transfobia.

Le iniziative. L’Arcigay è mobilitata da giorni in molte città, con iniziative e campagne di sensibilizzazione. Oggi a Trieste, Galatina, Gallipoli, Arezzo, Perugia, Catania, Napoli, Grosseto, Vicenza, Taranto, Mantova, Reggio Calabria, Livorno. Il prossimo weekend, 23-24 maggio, sarà la volta di Messina e L’Aquila.

"Io non giudico l’amore": la sigla del Padova Pride 2015

* la Repubblica, 17 maggio 2015 (ripresa parziale)


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