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Record europeo...

657 le persone morte sul lavoro dall’inizio dell’anno!!! Fausto Bertinotti chiede al Parlamento di dare avvio ad un’indagine conoscitiva

sabato 23 settembre 2006 di Federico La Sala
[...] «L’Italia segna il record europeo di morti sul lavoro - sottolinea ancora Bertinotti - Le cause di questi tragici eventi sono certamente da ricercare nella carenza di controlli, nella mancata applicazione delle regole, nella scarsa considerazione del lavoro umano»[...]

Morti sul lavoro, Bertinotti: indaghi il Parlamento*
Fausto Bertinotti chiede al Parlamento di «dare avvio ad un’indagine conoscitiva che possa risalire alle cause delle morti sul (...)

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> 657 le persone morte sul lavoro dall’inizio dell’anno!!! --- MORTI BIANCHE, LA STRAGE CONTINUA. Il libro nero delle morti sul lavoro in Italia si allunga... (Ansa)

venerdì 13 giugno 2008

MORTI BIANCHE, LA STRAGE CONTINUA

Il libro nero delle morti sul lavoro in Italia si allunga di un nuovo capitolo. Due uomini, che stavano lavorando su una impalcatura in un cantiere a Vighignolo, frazione di Settimo Milanese, hanno perso la vita cadendo da una altezza di 15-20 metri - il sesto piano del caseggiato in costruzione a cui stavano lavorando - mentre un terzo uomo è ricoverato in gravissime condizioni. I tre - di 27 e 28 anni i deceduti, di 38 anni il ferito - a cui va aggiunto in quarto uomo colto da una crisi dovuta allo choc - sono tutti di nazionalità egiziana. I tre che lavoravano sull’impalcatura sono volati a terra intorno alle 11, quando la struttura è collassata trascinando al suolo, oltre ai tubolari, anche i lavoratori.

Nella frazione di Vighignolo si è sentito un boato determinato dal fragore dell’impalcatura che rovinava al suolo. Sul posto, sono intervenuti gli uomini della polizia locale, i soccorritori del servizio medico, i vigili del fuoco di Rho e i carabinieri di Rho che, ora, stanno interrogando i responsabili della ditta titolare dei lavori di costruzione del caseggiato di via Don Minzoni e quelli della ditta subappaltatrice che si occupa del ponteggio. L’azienda che si occupa della costruzione del caseggiato è il consorzio Delta di Nerviano (Milano) mentre l’impresa subappaltatrice del ponteggio è la Ecoponteggi di Trezzo sull’Adda.

OPERAI MORTI FORSE IRREGOLARI - Si chiamavano Mohammed e Omar, rispettivamente di 27 e 28 anni, e sarebbero immigrati irregolari i due uomini morti in seguito al crollo di un ponteggio all’interno di un cantiere per la costruzione di un caseggiato di otto piani in via Don Minzoni. Il primo dei due uomini, secondo quanto riferito dal cugino accorso sul luogo dell’incidente, viveva a Milano insieme al fratello da tre anni. I due uomini, di nazionalità egiziana come il terzo rimasto ferito gravemente nell’incidente - le cui condizioni, a quanto appreso dalle forze dell’ordine, indurrebbero a un "moderato ottimismo" - sarebbero irregolarmente sul territorio italiano. In base alle verifiche sulla banca dati, è stato spiegato, non risulta alcun permesso di soggiorno intestato ai tre. Così, irregolari sul territorio, dovrebbero essere anche irregolari per quanto concerne il rapporto di lavoro. Ad una analisi visiva del ponteggio crollato - l’area del cantiere è stata posta sotto sequestro - un’ipotesi per l’incidente potrebbe essere quella di una errata equilibratura dei pesi. Il ponteggio che corre lungo i fianchi del caseggiato, infatti, è di dimensioni molto ampie e, ad un primo esame visivo, costruito in maniera appropriata. A quanto si è appreso sembra che nella parte del ponteggio dove si trovavano i tre egiziani fosse in corso una attività di smontaggio delle campate dello stesso ponteggio.

UN FERITO GRAVE ALL’IDROSCALO - All’Idroscalo di Milano, poi, un operaio italiano di 55 anni, è caduto da un ponteggio all’Idroscalo di Milano. L’uomo é stato trasportato in coma all’ospedale San Raffaele. Lo ha reso noto il 118. L’incidente sul lavoro è avvenuto verso le 11, quasi contemporanemente alla sciagura del ponteggio crollato a Settimo Milanese, dove sono morti due operai

CADE DA PONTEGGIO, MUORE OPERAIO IN SICILIA - Un operaio di 44 anni è caduto da un’impalcatura morendo sul colpo. E’ accaduto intorno alle 9 a Termini Imerese, nel palermitano. L’uomo, originario di Trabia, é precipitato da un’altezza di circa tre metri. Lavorava alla centrale teromoelettrica dell’Enel e stava eseguendo dei lavori di manutenzione ai supporti meccanici, insieme ad altri colleghi. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri.

L’operaio morto, che ha battuto con violenza la testa, si chiama Domenico Cagnina, dipendente della ditta Marini che aveva in appalto dall’Enel alcuni lavori nella centrale di Termini Imerese. Nel momento dell’incidente, da quanto si apprende, sul posto c’era anche il figlio dell’operaio. A terra è stato trovato un casco, ma non è certo che lo indossasse al momento della caduta.

OPERAI MORTI A MINEO, ENTRO DOMANI L’AUTOPSIA

Il procuratore della Repubblica di Caltagirone, Onofrio Lo Re, ha conferito al medico legale Maria Francesca Berlich, il mandato per compiere le autopsie sulle sei persone morte nell’incidente sul lavoro avvenuto due giorni fa nel depuratore comunale di Mineo. Secondo quanto si è appreso gli esami autoptici si dovrebbero concludere entro domani. Il medico legale Berlich inizierà i rilievi nell’obitorio del cimitero di Caltagirone dove si trovano le salme di due dei 4 dipendenti comunali deceduti: Giuseppe Zaccaria, di 47 anni e Natale Giovanni Sofia di 37. Successivamente saranno eseguite quelle sulle altre 4 salme che si trovano in altrettanti obitori: due in quello del cimitero di Mineo e altrettante in quello di Palagonia.

"Stiamo lavorando, le indagini fervono, stiamo facendo gli accertamenti tecnici necessari, a cominciare dall’autopsia che ci potrà chiarire come sono andate le cose. L’inchiesta procede speditamente", ha assicurato il magistrato.

COGNATO VITTIMA,INCIDENTE A FINE INTERVENTO - "Un impiegato comunale ieri sera ci ha detto di avere ricevuto alle 12,15 di due giorni fa una telefonata da parte di uno dei quattro dipendenti che gli diceva che i lavori al depuratore erano stati completati". Lo ha affermato Francesco Damigella, cognato di una delle vittime della tragedia di Mineo, Natale Giovanni Sofia, entrando negli uffici della Procura della Repubblica di Caltagirone. "Pensiamo - ha aggiunto - che sia accaduto qualcosa dopo. Tra le 12,15 e le 13,30 si è verificato qualcosa che ha causato la tragedia ma che noi non conosciamo"

GIORNATA DI LUTTO PER LA SICILIA

PALERMO - Tutti gli uffici regionali a mezzogiorno osserveranno un minuto di silenzio e di raccoglimento per commemorare i sei operai, morti mercoledì scorso nel depuratore comunale di Mineo. La giornata di lutto è stata proclamata dal presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, che ha chiesto di esporre le bandiere a mezz’asta negli uffici per esprimere la partecipazione delle istituzioni e di tutti i siciliani al dolore dei familiari delle vittime di Mineo. Già ieri alcune fabbriche siciliane si sono fermate per mezz’ora alla fine dei turni di lavoro. Questa mattina intanto il procuratore di Caltagirone Onofrio Lo Re conferira l’incarico al medico legale Maria Francesca Berlich, che dovrà eseguire le autopsie sui corpi delle sei vittime.

* ANSA » 2008-06-13 15:20 - ripresa parziale


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