Inviare un messaggio

In risposta a:
Dopo Heidegger (e Jaspers). Solo una Dea ci può salvare?!

Japanese Civilization: uno studio del sociologo Shmuel Noah Eisenstadt. La "non-assialità" del Giappone, secondo la lettura di Mario Perniola

martedì 29 agosto 2006 di Federico La Sala
[...] A differenza della civiltà occidentale, nella quale le invasioni barbariche hanno costituito una profonda frattura storica (secondo Burckhardt l’unica vera grande crisi storica dell’Occidente), la civiltà giapponese non ha sofferto alcuna invasione e si è sviluppata in modo autonomo senza interruzione; essa costituisce perciò un caso raro nella storia dell’umanità. Il segno di questa incredibile continuità è l’esistenza attraverso tutta la storia del Giappone di una sola dinastia (...)

In risposta a:

> Japanese Civilization: uno studio del sociologo Shmuel Noah Eisenstadt. La "non-assialità" del Giappone, secondo la lettura di Mario Perniola

mercoledì 6 settembre 2006

GIAPPONE IN FESTA: L’EREDE IMPERIALE E’ NATO.


Il parto è avvenuto nella notte in Italia: il piccolo pesa due chili e mezzo. Entro una settimana il nome. Un evento atteso 40 anni

La principessa Kiko partorisce un maschio Il Giappone in festa per l’erede imperiale

L’evento seguito in diretta dalle tv. Gente in strada e celebrazioni (www.repubblica.it, 06.09.2006)

TOKYO - La dinastia imperiale giapponese, il più antico casato regnante del mondo, ha da oggi un nuovo erede, figlio del principe cadetto Akishino e della consorte Kiko.

Il parto, avvenuto con un intervento cesareo alle 08:27 (le 01:27 in Italia) ha dato al trono del Crisantemo il primo erede maschio da 40 anni. Secondo fonti sanitarie tanto il neonato, che pesa 2.558 grammi ed è lungo 48,8 centimetri, quanto la madre sono in ottima salute.

L’intervento è durato complessivamente poco più di un’ora e si è svolto nella clinica ostetrica Aiiku, nel quartiere sudoccidentale di Roppongi, dove la principessa era stata ricoverata già a metà agosto per prevenire qualsiasi emergenza.

Kiko ha 39 anni e altre due figlie, Mako di 14 anni e Kako di 11, ma la sua terza gravidanza è stata complicata da una placenta previa che ha imposto un cesareo per la prima volta nella storia della dinastia, le origini della quale sono fatte risalire a 15 secoli fa.

Il principino, cui sarà dato un nome entro una settimana, è il terzo nella linea di successione dinastica all’imperatore Akihito dopo il principe ereditario Naruhito e lo stesso Akishino. L’attesissima nascita ha fatto svanire ogni progetto governativo di riforma per consentire anche una discendenza femminile sul trono imperiale, aspramente osteggiata da tutte le forze più conservatrici. Sebbene nel passato dinastico del Sol levante vi siano ben otto imperatrici, esse si limitarono a gestire temporaneamente il potere, mentre una riforma della legge salica avrebbe consentito una vera e propria discendenza matrilineare aborrita dai tradizionalisti.

Con la nascita del nuovo erede si dissolve pertanto qualsiasi sogno su una ’favola imperiale in rosa’ con protagonista la principessina Aiko, che ha quattro anni ed è l’unica figlia di Naruhito e della ’principessa triste’ Masako.

Quest’ultima ha 42 anni e ha attraversato tutta una serie di crisi depressive, attribuite da molti alle imposizioni dei ciambellani di Corte, ma connesse da altri anche alla frustrazione di non poter dare un discendente maschio alla corona. Laureata a Harvard e avviatasi verso una brillante carriera diplomatica fino alla vigilia del matrimonio, Masako è apparsa spesso insofferente di certi aspetti della vita di palazzo, mentre Kiko si è mostrata sempre entusiasta dei suoi ’doveri imperiali’.

Tra le due principesse non sembra essere mai corso buon sangue e anche fra i rispettivi mariti vi è stato un irrituale battibecco quando, un paio di anni orsono, Akishino criticò Naruhito per avere apertamente giustificato le insofferenze della moglie. Su questi dissapori ha trovato modo di innestarsi tutta una gamma di contrasti ideologici fra riformisti e tradizionalisti, fino a includere anche le frange neomilitariste che si arrogano un’interpretazione virile e autoritaria della cultura imperiale.

Nell’arco dei riformatori rimane ancora l’alea rappresentata dall’esistenza di un solo discendente maschio: autorevoli fonti governative hanno perciò indicato che una revisione della legge salica, pur non risultando più impellente, non può essere totalmente accantonata.

"E’ una possibilità che va attentamente studiata", ha dichiarato il segreterio generale del governo Shinzo Abe, chiaramente consapevole della grande popolarità di una riforma testimoniata dai sondaggi. Da parte sua, come vuole la consuetudine, l’imperatore ha ufficialmente mantenuto un totale silenzio sulla controversia.

Akihito, che ha 72 anni, sta compiendo una visita programmata da tempo nell’isola settentrionale di Hokkaido ed è stato subito avvertito per telefono del lieto evento: assieme alla consorte Michiko (71 anni) sarà di ritorno a Tokyo entro un paio di giorni in vista di tutta una serie di cerimonie.

Se, come gli altri discendenti imperiali, il principino non avrà mai un cognome, il nome gli sarà invece imposto dal padre: in accordo con il costume prevalso negli ultimi secoli è probabile che la seconda parte del nome contenga l’appellativo hito, che indica l’apice della virtù.

Tra i primi doni ufficiali che il neonato riceverà figura una spada da parte del nonno, che sarà portata da un messo speciale e sarà posta accanto alla culla, come simbolo di difesa da tutte le avversità. E proprio nella stessa data della nascita imperiale è stato reso noto a Tokyo che per la prima volta il Giappone potrebbe cominciare a prendere ora in considerazione l’opzione di dotarsi di armamenti nucleari.

A proporlo è stato l’ex primo ministro Yasuhiro Nakasone, che molti considerano il vero mentore del segretario generale del governo Shinzo Abe, principale candidato alla successione del premier uscente Junichiro Koizumi.

(6 settembre 2006)


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: