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Dopo Heidegger (e Jaspers). Solo una Dea ci può salvare?!

Japanese Civilization: uno studio del sociologo Shmuel Noah Eisenstadt. La "non-assialità" del Giappone, secondo la lettura di Mario Perniola

martedì 29 agosto 2006 di Federico La Sala
[...] A differenza della civiltà occidentale, nella quale le invasioni barbariche hanno costituito una profonda frattura storica (secondo Burckhardt l’unica vera grande crisi storica dell’Occidente), la civiltà giapponese non ha sofferto alcuna invasione e si è sviluppata in modo autonomo senza interruzione; essa costituisce perciò un caso raro nella storia dell’umanità. Il segno di questa incredibile continuità è l’esistenza attraverso tutta la storia del Giappone di una sola dinastia (...)

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mercoledì 6 settembre 2006

Il Giappone ha un erede maschio

La principessa Kiko ha partorito oggi il suo terzo figlio

(La Stampa, 06/9/2006)

TOKYO.È festa in Giappone per la nascita del terzo figlio del principe Akishino, figlio minore dell’imperatore Akihito e dell’imperatrice Michiko: la moglie di Akishino, la poco meno che quarantenne principessa Kiko, confermando le indiscrezioni degli ultimi giorni ha infatti dato alla luce un bimbo, che alla nascita pesava 2,6 chilogrammi. Anzi, per la precisione 2 chili e 558 grammi. È la prima volta da 41 anni in cui nel Paese del Sol Levante nasce un maschio in seno alla famiglia regnante: l’ultimo, nel 1965, era stato proprio Akishino. Il sospirato erede al trono del Crisantemo dunque finalmente c’è.

In realtà, almeno potenzialmente, c’era già prima: il primogenito dell’imperatore e numero uno nella linea di successione, Naruhito, aveva infatti avuto una bambina, Aiko, dalla moglie Mariko, la ’principessa tristè. Perchè la piccola salisse sul trono, tuttavia, sarebbe stato necessario modificare la rigidissima legge salica nipponica, che tuttora vieta di assegnare il titolo imperiale alle femmine: ecco la ragione per cui Aiko non sarebbe potuta succedere direttamente al nonno, così come non era consentito alle cuginette, rispettivamente di 14 e di 11 anni.

Ora la progettata riforma, che da tempo tormentava gli ambienti politici giapponesi più ancora che quelli istituzionali e dinastici, di fatto non serve più. Ufficialmente non è ancora stata accantonata, ma è facile prevedere che lo sarà quanto prima: tutti le principali forze parlamentari si sono già espresse in tal senso, e del resto lo stesso premier Junichiro Koizumi, messo sotto pressione dalla frange più conservatrici del suo Partito Liberal-Democratico, aveva sospeso ogni passo verso l’emendamento delle norme saliche, che pure aveva promosso con vigore, non appena si era saputo della gravidanza di Kiko. «È indispensabile intavolare discussioni calme, caute e solide», ha non a caso commentato il capo di gabinetto di Koizumi, Shinzo Abe, capofila degli ultra-tradizionalisti. «Per oggi, vorrei limitarmi a celebrare la nascita del Principe Imperiale».

Toni solenni in contrasto con la semplicità della neo-di nuovo mamma: per la cronaca, quest’ultima sta bene al pari del neonato, pur se è stato inevitabile praticarle il taglio cesareo; ma anche questo già si sapeva. Il lieto, lietissomo evento si è prodotto alle 8,27 di oggi ora locale, l’une e 27 minutri in Italia. Per la scelta del nome da imporre al nuovo arrivato occorrerà attendere circa una settimana, una decina di giorni affinchè sia dimesso insieme alla mamma.

Kiko, tra parentesi, è l’esatto contrario della 42enne cognata; quanto l’una è solare e perfettamente a suo agio nel ruolo di principessa, tanto l’altra mai vi si è saputa adattare, rischiando addirittura di perdere l’equilibrio mentale. Diversissima anche la rispettiva estrazione: prima del matrimonio la sorridente Kiko era una tranquilla ragazza di casa, come piace in Giappone alle generazioni più antiquate, mentre la fragile Mariko in origine ’tristè non lo era per niente, al contrario, era una busnesswoman di successo, aggressiva e vincente, cui l’ingresso a Palazzo ha tagliato le ali.

La nascita dell’erede potrebbe anche rendere migliori i rapporti tra i due fratelli ’imperialì: Naruhito negli ultimi anni non ha certo nascosto i dissapori nei confronti del più giovane Akishino, secondo al maggiore nella teorica corsa al trono. Non a caso, diventato di nuovo padre, a chiamare il principe della Corona è stato proprio lui; Naruhito, magnanimo, si è felicitato. E «Congratulazioni!» è stato il laconico quanto raggiante messaggio di Akihito e Michiko, che per conoscere il nipotino dovranno prima rientrare a Tokyo dal nord del Paese, dove attualmente si trovano in visita a Sapporo. Una volta tornati a casa, l’imperatore darà il via alle celebrazioni ufficiali consegnando all’ultimo venuto una spada cerimoniale, simbolo del potere che si rinnova.


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