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In risposta a:
Dopo Heidegger (e Jaspers). Solo una Dea ci può salvare?!

Japanese Civilization: uno studio del sociologo Shmuel Noah Eisenstadt. La "non-assialità" del Giappone, secondo la lettura di Mario Perniola

martedì 29 agosto 2006 di Federico La Sala
[...] A differenza della civiltà occidentale, nella quale le invasioni barbariche hanno costituito una profonda frattura storica (secondo Burckhardt l’unica vera grande crisi storica dell’Occidente), la civiltà giapponese non ha sofferto alcuna invasione e si è sviluppata in modo autonomo senza interruzione; essa costituisce perciò un caso raro nella storia dell’umanità. Il segno di questa incredibile continuità è l’esistenza attraverso tutta la storia del Giappone di una sola dinastia (...)

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