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Per l’inizio del dialogo, quello vero (B. Spinelli)

ITALIA E PAKISTAN: LA DIVINA COMMEDIA (Dante Alighieri) E IL POEMA CELESTE (Muhammad Iqbal). Ri-leggiamo insieme... le due opere e i due Autori! Un’ipotesi di rilettura di DANTE .... e un appello per un convegno e per il Pakistan!!!

DANTE PER LA PACE, PER LA PACE TRA LE RELIGIONI E TUTTI I POPOLI.
venerdì 9 novembre 2007 di Federico La Sala
[...] W O ITALY ... Dopo di lui, in Vaticano, č tornata la confusione, la paura, e la volontā di potenza e di dominio. Un delirio grande, al di qua e al di lā del Tevere, ma La Legge dei nostri ‘Padri’ e delle nostre ‘Madri’ Costituenti č sana e robusta ... Dante č riascoltato a Firenze, come in tutta Italia - e nel mondo. Anche nel Pakistan - memori del “Poema Celeste” (Muhammad Iqbal) - la Commedia non č stata dimenticata!!! [...]
PENSARE UN ALTRO ABRAMO: GUARIRE LA NOSTRA (...)

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> ITALIA E PAKISTAN: LA DIVINA COMMEDIA (Dante Alighieri) E IL POEMA CELESTE (Muhammad Iqbal). --- "Lectura Dantis" (1952): Antonino Pagliaro e l’influenza dei testi iranici e islamici nella letteratura occidentale. Omaggio a Maria Corti.

lunedì 10 maggio 2021

Maria Corti da Milano al Salento *

di Lucio Causo (Cultura salentina, 30 luglio 2015)

      • [Foto] Maria Corti

Il fascicolo del 1952 della Lectura Dantis dell’editore Carlo Signorelli, col commento del V canto dell’Inferno di Antonino Pagliaro, č ricco di una bibliografia di autori che hanno studiato la dottrina visionistica dell’oltretomba: ad essi non sfugge l’influenza dei testi islamici che si riscontrano nella letteratura occidentale.

Verso la 2^ metā del VI secolo, nel libro di Artāk Virāz č descritto il viaggio di un uomo che visita l’inferno e il paradiso, in compagnia di angeli e nel 1920 a Bombay il dottor Jivanji Jamshedji (1854-1933), studioso indiano, pubblica una sua raccolta che rivela la visione di Dante tratta dalle opere iraniche.

Sorge poi l’ipotesi che durante il suo esilio Dante Alighieri abbia conosciuto un dotto israelita, Immanuel Ben Solomo, che ha riferito sulla letteratura visionistica.

Cerulli ha fatto i suoi studi sul “Libro della Scala” dell’VIII secolo, tradotto da Bonaventura da Siena, che tratta del viaggio di Maometto nell’oltretomba.

La penisola iberica ha raccolto sempre le leggende e le critiche degli autori che hanno tramandato le varie vicende delle visioni dell’altro regno (Fonti arabo-spagnole della Divina Commedia del 1949, Cittā del Vaticano).

Brunetto Latini č stato in Spagna, ma non č dato sapere quanto egli ha riferito al suo ritorno a Firenze.

Nel 1919 sono state pubblicate le ricerche di Asin Palacios, arabista spagnolo. E. Guidubaldi ed A. Vallone hanno rilevato poi le fonti arabe in Dante Alighieri.

L’Accademia Salentina ospitava Maria Corti quand’ella era nel Salento per trascorrere le vacanze presso la dimora del padre, l’ing. Emilio.

I letterati che si riunivano a Lucugnano, in casa del poeta Girolamo Comi, erano Luciano Anceschi, Alfonso Gatto, Piero Bigongiari, Gianni Manzini, Mario Luzi, Luigi Corvaglia ed altri che accoglievano festosamente la presenza della Corti, introdottavi da Oreste Macrė.

Maria Corti č stata eletta cittadina onoraria di Maglie, quando Claudio Micolano, docente di lettere classiche nel Liceo Capece, ha potuto avvertire la richiesta dell’emerita scrittrice di valorizzare i poeti locali, come Salvatore Toma, nato nel 1951 e deceduto trent’anni dopo.

Nel 1962 Maria Corti, dopo aver insegnato nelle scuole medie, ha occupato la cattedra di storia della lingua italiana nell’Universitā di Lecce, proprio nel Salento dei suoi libri “Ora di tutti” e “La signora di Otranto” successivi ai suoi scritti sulla rivista “Libera Voce”.

Tornando ai suoi studi danteschi, diviene d’obbligo evidenziare le notizie riportate dai quotidiani: “La Gazzetta del Mezzogiorno” del 31 maggio 1995 ed “Il Giornale” del 1° giugno 1995, relative alle pubblicazioni della Corti, ormai accademica della Crusca, elaborate per la rivista “Belfagor” sull’inferno di Dante ispirato dai testi islamici.

Nelle Malebolge, le immagini e le parole scritte nel “Libro della Scala”, coincidono con quelle dell’Alighieri riscontrate da Maria Corti con il suo stile creativo derivato da indagini incomparabili. Ed infine il quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno” dell’8 maggio 2004, con la sigla di G. Cassieri, dā notizia del volume degli “Ori di Puglia” scritto da Anna Longoni con il titolo: “Maria Corti da Milano al Salento”.

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      • Per approfondimenti:

Maria Corti (Milano, 7 settembre 1915 - Milano, 22 febbraio 2002)

Jivanji Jamshedji (1854-1933):
-  LA TRADUZIONE PERSIANA DELLA DIVINA COMMEDIA. ANALISI E COMMENTI (Tesi di Laurea di Maria Teresa Orlandini - Pisa, 2013-2014).

Federico La Sala


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