Ansa » 2007-11-09 14:47
PAKISTAN: BHUTTO AI DOMICILIARI, ATTENTATO: VITTIME
IL CAIRO - Sviluppi drammatici in Pakistan: la polizia ha messo di fatto agli arresti domiciliari l’ex premier Benazir Bhutto a Islamabad, per impedirle di guidare una dimostrazione contro lo stato d’emergenza. E a Peshawar, nella Provincia di frontiera del Nord Ovest, un attentatore suicida si é scagliato contro l’abitazione di un ministro del partito del presidente Pervez Musharraf, uccidendo almeno due persone. Il ministro per gli affari politici Amir Muqam è rimasto illeso, ma il fratello e altre quattro persone sono state ferite.
I due morti sono le guardie all’ingresso dell’abitazione, ha riferito la televisione statale pachistana, l’unica non oscurata da quando quattro giorni fa è stata imposto lo stato d’emergenza. Oggi sono state bloccate le trasmissioni anche di BBC e CNN.
Intanto la Bhutto lancia un nuovo appello a Musharraf. La rete tv americana AbcNews ha parlato al telefono con l’ex premier pachistana: "Si dimetta da capo delle Forze Armate, ripristini la costituzione, rispetti la data delle elezioni" perché "la dittatura alimenta gli estremismi".
La Bhutto ha cercato di lasciare l’abitazione, con un discorso che non è riuscito a convincere i poliziotti, a decine e decine, a lasciarla passare. "Fateci passare, siamo le vostre sorelle... non abbiamo niente contro di voi", ha detto la Bhutto, che parlava con un megafono fuori dalla sua casa. L’ex premier avrebbe dovuto dirigere una dimostrazione del suo Partito popolare pachistano a Rawalipindi, vicino a Islamad.
La zona del raduno è interamente isolata dalle forze dell’ordine che impediscono anche agli abitanti di uscire dall’area. Il venerdì è una giornata festiva in Pakistan. Il governo afferma che il raduno è stato proibito per timore di un attentato, come quello che il 18 ottobre, ha fatto 139 morti a Karachi, nel Sud, fra le centinaia di migliaia di militanti radunatisi per accogliere il ritorno della Bhutto dopo otto anni di esilio.
L’ex premier ha chiesto a Musharraf di indire le elezioni, ripristinare i diritti costituzionali e dimettersi da capo delle forze armate, e non ritiene sufficienti le "vaghe" promesse del generale presidente. Ieri Musharraf, al potere dal 1999 con un colpo di Stato militare, ha annunciato che le elezioni parlamentari si terranno entro il 15 febbraio e ha confermato che, come previsto, smetterà la divisa prima di giurare per il secondo mandato presidenziale. Funzionari del Ppp hanno detto che migliaia di attivisti sono stati arrestati.